Il collettivo di donne indigene che rimuove i rifiuti e si batte ogni giorno per preservare il lago Atitlán dall’inquinamento

Le donne del Collettivo comunitario Tz’unun Ya’ proteggono il lago Atitlán dall’inquinamento, impegnandosi attivamente nella pulizia e opponendosi a progetti governativi dannosi

Il lago Atitlán, situato in Guatemala e circondato da maestosi vulcani, è una delle meraviglie naturali più preziose dell’America Centrale. Tuttavia la bellezza di questo lago è minacciata da gravi problemi di inquinamento, e le comunità locali, in particolare le donne indigene, si stanno battendo strenuamente per preservarlo.

Le donne del Collettivo comunitario Tz’unun Ya’, che vivono nella regione di San Pedro La Laguna, sono particolarmente attive nella pulizia del lago. Ogni mese si dedicano a rimuovere rifiuti di plastica, metalli e altri detriti accumulati sulle rive e nelle acque del lago. Queste azioni sono motivate non solo dalla necessità di mantenere pulito il loro ambiente, ma anche da un profondo legame spirituale e culturale con il lago, che è considerato un antenato e donatore di vita.

Oltre alla pulizia manuale, il collettivo si oppone attivamente a progetti governativi che ritiene insufficienti e dannosi. Ad esempio, il progetto “Mega – Collettore di acque”, presentato dal governo guatemalteco, è stato criticato dal collettivo perché non affronta adeguatamente la totalità dell’inquinamento e ignora le esigenze delle comunità locali. Secondo il collettivo, il progetto non tiene conto della consultazione con le popolazioni indigene e favorisce solo interessi economici.

Stanno lavorando per migliorare la gestione dei rifiuti

Le azioni del Collettivo Tz’unun Ya’ vanno oltre la pulizia: stanno lavorando per migliorare la gestione dei rifiuti attraverso l’installazione di biodigestori nelle abitazioni e promuovono l’uso di fertilizzanti organici in sostituzione di quelli chimici.

Hanno anche ottenuto l’approvazione di regolamenti municipali che vietano l’uso di plastica monouso e stanno avviando iniziative per recuperare le spiagge e dichiararle ad uso comunitario. Inoltre il collettivo ha organizzato manifestazioni pubbliche per mettere in luce la responsabilità delle aziende nel problema dell’inquinamento.

In più ha chiesto a governi e imprese di assumersi le loro responsabilità nella gestione dei rifiuti. Le donne del collettivo non solo si battono per la pulizia del lago, ma anche per soluzioni sostenibili e inclusive che possano garantire la protezione dell’ambiente per le future generazioni.

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