Creare una dispensa "urbana" della solidarietà, accessibile a tutti e dove lasciare del cibo a disposizione di chi ne ha bisogno. Ecco l’idea di Jessica McClard che in Arkansas ha pensato a un nuovo modo per aiutare le persone in difficoltà.
Creare una dispensa “urbana” della solidarietà, accessibile a tutti e dove lasciare del cibo a disposizione di chi ne ha bisogno. Ecco l’idea di Jessica McClard che in Arkansas ha pensato a un nuovo modo per aiutare le persone in difficoltà.
Vi avevamo già parlato dei frigoriferi della solidarietà, che dalla Spagna si sono diffusi in Argentina, Brasile e India per consentire a bar e ristoranti ma anche ai comuni cittadini di mettere a disposizione il cibo avanzato a bisognosi e senzatetto.
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L’idea di Jessica per il progetto Little Free Pantry è nata in realtà dalle Little Free Libraries, delle mini biblioteche gratuite che negli ultimi anni si sono diffuse molto negli Usa e che permettono a chiunque di prendere in prestito dei libri o di metterne a disposizione nel proprio quartiere.
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Secondo Jessica, le dispense di quartiere aperte a tutti, così come le librerie in miniatura, favoriscono i rapporti di buon vicinato e possono anche contribuire a risolvere alcune questioni sociali che spesso rimangono nell’ombra, come la difficoltà nell’avere a disposizione il denaro per fare la spessa.
La prima dispensa del progetto Little Free Pantry è nata vicino alla Good Shepherd Lutheran Church di Fayetteville, in Arkansas. L’idea ha ottenuto un successo immediato. Ora la pagina Facebook dedicata alle mini dispense ha oltre 10mila fan e ha già ispirato varie persone a creare altre dispense, non soltanto in Arkansas, ma anche in altri Stati, come l’Oklahoma.
Mentre nei frigoriferi solidali si possono conservare degli alimenti freschi, nelle mini dispense si possono lasciare dei prodotti a lunga conservazione, come il riso, la pasta e i legumi secchi o qualche cibo in scatola. Non solo: c’è chi nelle dispense lascia anche piccoli giocattoli e materiale per la scuola: quaderni, pastelli e pennarelli, pannoloni, carta igienica, saponi e altri prodotti utili.
Cosa ne pensate? Potrebbe funzionare anche in Italia?
Marta Albè
Fonte foto: Little Free Pantry