Debra Bonde, la donna che da una vita traduce i libri in braille per aiutare i bambini ciechi

La sua avventura iniziò nel seminterrato di casa, traducendo un libro alla volta e rivendendolo poi al prezzo della carta. Ad oggi, con la sua organizzazione non profit Seedlings Braille Books for Children, ha tradotto più di 600 mila libri aiutando i bambini ciechi di tutto il mondo.

Nel 1984, quando nel seminterrato di casa sua Debra Bonde, con l’aiuto di una stampante in braille fabbricata da suo padre, tradusse il suo primo libro, non avrebbe mai pensato che stava per iniziare un percorso che avrebbe cambiato la vita di migliaia di persone. Negli ultimi 40 anni anni Seedlings Braille Books for Children, la sua organizzazione non profit, ha stampato decine di migliaia di libri che sono arrivati nelle mani di giovani lettori di tutto il mondo.

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La scarsa selezione e il costo elevato della letteratura per ragazzi in braille di quegli anni, uniti al suo desiderio di dare ai bambini ciechi o ipovedenti la possibilità di poter accedere a questi strumenti fondamentali per poter leggere, sono stati i motivi che l’hanno spinta a continuare a tradurre i libri, vendendoli a prezzi ridotti.

La notizia si diffuse presto tra i genitori e gli insegnanti dei bambini ciechi e la domanda dei libri crebbe tanto rapidamente, da iniziare a ricevere sovvenzioni e donazioni utili per coprire i costi di produzione. Fu così che nacque la Seedlings Braille Books for Children, e il nome non poteva essere più azzeccato dal momento che se dai un libro a un bambino, l’amore per la lettura potrà solo crescere.

Nel primo anno di attività, 40 anni fa, riuscì a stampare 221 libri. Una cifra piccolissima se paragonata agli oltre più di 600.000 libri (più di 25 milioni di pagine di braille) che ha prodotto e distribuito nel corso degli anni. Di questi, la metà sono stati consegnati gratuitamente, mentre l’altra metà viene venduta ad un prezzo medio di soli 10 dollari americani (circa € 8,50) per libro, circa la metà del costo di produzione.

Il braille non è solo un metodo di scrittura e lettura tattile a rilievo, va oltre, è lo strumento attraverso il quale le persone cieche e ipovedenti possono accedere ad un mondo di possibilità, raggiungendo l’uguaglianza sociale. Grazie Debra Bonde per averci illuminato con il tuo esempio!

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