Un appello contro lo spreco alimentare, quello di Giuseppe Masciantonio, l’imprenditore agricolo molisano che ha deciso di regalare tutto il suo raccolto di melanzane a chi si prenderà la briga di andare nei suoi campi. Le melanzane sono cresciute in ritardo e le aziende non le vogliono più, ma ‘nulla si deve buttare’.
Un appello contro lo spreco alimentare, quello di Giuseppe Masciantonio, l’imprenditore agricolo molisano che ha deciso di regalare tutto il suo raccolto di melanzane a chi si prenderà la briga di andare nei suoi campi. Le melanzane sono cresciute in ritardo e le aziende non le vogliono più, ma ‘nulla si deve buttare’.
Pensate a un imprenditore agricolo che ogni giorno, con la pioggia e con il sole, porta avanti la sua azienda. Paga gli operai, compra le piantine, si spezza la schiena per far quadrare i conti. E poi pensate alle leggi di mercato: le industrie vogliono le melanzane ai primi di ottobre, se crescono in ritardo a loro non interessano più perché il budget per la lavorazione è finito.
Ma se gli ortaggi crescono in ritardo per colpa dei cambiamenti climatici, allora che si fa? Masciantonio ai microfoni di Termolionline racconta il triste epilogo.
“Il mio guadagno è rimasto qui, per terra nei cinque ettari coltivati. Quasi 20mila euro di perdita, senza contare spese per piantine, concimi, operai, tubicini, consumo macchinari e trasporto”, spiega l’imprenditore proprio nei campi della fondovalle Sinarca.
Le melanzane vengono pagate tra i 14 e i 16 centesimi al chilo.
“O si rivede la filiera o le aziende sono costrette a chiudere, una volta qui era tutto coltivato, poi piano piano, è diventato un deserto”.
Adesso che le aziende non le vogliono più, le melanzane sono destinate al macero.
“Mio padre mi ha insegnato che non si butta niente, c’è gente che muore di fame e noi le melanzane le dobbiamo buttare?”.
Così l’imprenditore ha deciso di fare un grande gesto, aprire i suoi campi a chiunque ne ha bisogno, cittadini e volontari di associazioni benefiche.
“Chi vuole venire a raccoglierle, regalo tutto”.
Detto fatto. Il campo è stato invaso da decine di persone che hanno raccolto gratis le melanzane.
Tra loro anche alcuni volontari della Caritas locale, che riforniranno così la mensa dei poveri.
Ma ci sono ancora molti ortaggi da salvare. Il campo si trova nel fondovalle del Sinarca, dopo l’ex inceneritore sulla sinistra.
E non sarebbe una cattiva idea se ognuno dei raccoglitori ‘improvvisati’ lasciasse qualcosa a questo agricoltore così generoso e di valore…
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