Hanno perso l’uso delle gambe, ma non la loro tenacia e la voglia di realizzare un grande sogno quello di percorrere il Cammino di Santiago. E alla fine, Vanessa e Chiara, ci sono riuscite grazie all’aiuto di angeli molto speciali.
Hanno perso l’uso delle gambe, ma non la loro tenacia e la voglia di realizzare un grande sogno quello di percorrere il Cammino di Santiago. E alla fine, Vanessa e Chiara, ci sono riuscite grazie all’aiuto di angeli molto speciali.
Una bella storia segnalata da un nostro affezionato lettore, Gianluca Manessi, che lo scorso giugno ha percorso insieme a Vanessa e Chiara un tratto di strada del Cammino di Santiago
“Una straordinaria esperienza basata su fiducia, coraggio e tanto tanto amore, dove ho avuto modo di conoscere due ragazze speciali e un gruppo di angeli del Cai della Sez. di Gavardo (Bs) che le hanno accompagnate nella loro impresa speciale”, dice Manessi.
Il sogno di Chiara e Vanessa era quello di percorrere il Cammino di Santiago da Saint Jean Pied de Port fino alla cattedrale. Una in carrozzina cross road, l’altra supportata dal Cai sono riuscite ad arrivare fino alla fine grazie al loro coraggio.
“Non avere l’uso delle loro gambe è ciò che ha motivato il loro cuore a diffondere nell’anima dei loro accompagnatori coraggio, fiducia e determinazione! C’è voluto più di un anno di preparativi, ma ci sono riuscite”.
Il 29 Maggio, Chiara sale in sella alla Joëlette e percorre il cammino fino a Granón, poi lascia la palla a Vanessa che completa la seconda parte del cammino, fino alla cattedrale.
“Durante la tappa più lunga, quella in cui si sarebbe raggiunta la città di Santiago, arriva inaspettata una meravigliosa sorpresa, che rinvigorisce i corpi stremati dai 30 giorni. Chiara ha regalato a tutto il gruppo la forza per lo sprint finale! Sbucata da non si sa dove, si è materializzata con la sua carrozzina modello “city” e insieme a Vanessa e tutti i loro angeli, sono entrati nella città di Santiago come un’unica famiglia”, dice ancora Manessi.
Una bella storia che ci mostra ancora una volta che i sogni e le aspettative molte volte possono abbattere gli ostacoli fisici.
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Dominella Trunfio