‘More clay less plastic’: il movimento italiano che combatte la plastica con la terracotta

Il movimento promuove un ritorno all'uso dell'argilla come alternativa alla plastica per combattere rifiuti e inquinamento e promuovere l'artigianato

La plastica sta invadendo il nostro Pianeta danneggiando in modo grave gli ecosistemi. Trovare soluzioni per limitare il più possibile la produzione e l’uso di oggetti in plastica è sempre più urgente.

Anche per questo è nato il movimento “More clay less plastic” che punta a un ritorno all’uso dell’argilla per ridurre i rifiuti e l’inquinamento provocati dalla plastica.

Il movimento è nato in Italia ed è impegnato da diversi anni nell’organizzazione di seminari e laboratori, anche dedicati ai bambini, installazioni artistiche, eventi e iniziative che hanno lo scopo di sensibilizzare sull’inquinamento provocato dalla plastica e far conoscere alternative naturali a questo materiale dannoso.

Argille e ceramiche, ad esempio, sono materiali naturali e durevoli che fanno parte della storia e della tradizione di molte culture e con cui è possibile realizzare la maggior parte degli oggetti che utilizziamo ogni giorno e che oggi sono prodotti in plastica.
Il simbolo del movimento è proprio uno degli utensili più usati in cucina e generalmente realizzato in plastica, uno scolapasta.

Se anziché acquistare contenitori e attrezzi in plastica optassimo per manufatti in argilla, potremmo iniziare una piccola rivoluzione: oltre ad essere un materiale che dura nel tempo, se l’argilla è lavorata utilizzando smalti privi piombo, non rappresenta una fonte di inquinamento, nemmeno se abbandonata nell’ambiente.

Imbuto in ceramica

Lavorare e conservare gli alimenti in utensili e recipienti di argilla, poi, abbatte il rischio che il cibo venga a contatto con sostanze potenzialmente dannose per la nostra salute. Imballaggi e contenitori in plastica, al contrario, potrebbero rilasciare composti potenzialmente pericolosi in determinate condizioni.

More clay less plastic

Il movimento ha anche l’obiettivo di promuovere l’artigianato come mezzo per tornare a una dimensione più umana degli acquisti: gli oggetti realizzati a mano non sono solo cose, ma manufatti che racchiudono storie, antiche conoscenze e creatività.

L’ideatrice del movimento è Lauren Moreira, un’artista originaria del Parà, nell’Amazzonia brasiliana, che oggi vive in Italia. Lauren si è appassionata alla lavorazione dell’argilla già da bambina e ha sposato la causa ambientale quando ha visto le spiagge del suo paese invase da rifiuti in plastica.

Oggi, oltre a dedicarsi alla creazione di vasi, piatti e altri oggetti in argilla, lavora per far crescere il movimento “More clay, less plastic”, i cui membri possono incontrarsi virtualmente grazie a un gruppo Facebook molto attivo.

More clay less plastic

C’è però modo di incontrarsi anche nel mondo reale: proprio domani sarà inaugurata la mostra itinerante in cui saranno presentati numerosi oggetti funzionali realizzati dai ceramisti di tutto il mondo che aderiscono al movimento.

La mostra si terrà a Trento e rimarrà aperta per tutto il fine settimana per divulgare un solo messaggio molto semplice: più argilla e meno plastica.

Mostra more clay less plastic

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Foto More clay less plastic

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