Abbas Yusuf, il giovane etiope amico delle iene

Ad Harar in Etiopia vive un giovane il cui soprannome dice tutto: Hyena Man.  Abbas Yusuf ogni giorno nutre le iene e lo fa da oltre dieci anni

Le iene sono animali che solitamente suscitano diffidenza e anche paura. Non nella città di Harar in Etiopia. Qui vive un giovane il cui soprannome dice tutto: Hyena Man. Abbas Yusuf ogni giorno si prende cura delle iene e lo fa da oltre dieci anni.

Al calar della sera esse iniziano a vagare per la città in cerca di cibo, poi si avvicinano alla casa di Abbas, dove il 26enne le attende per dar loro da mangiare. Un appuntamento fisso a cui nessuna delle due parti manca mai.

Anche i residenti ormai non hanno paura. Abbas Yusuf, l’uomo delle iene, ha imparato a nutrire tali animali grazie al padre Yusuf Mume Salleh, che ha dato loro da mangiare per 45 anni prima di passare la tradizione al figlio 16 anni fa.

“Le iene non hanno mai attaccato la gente di Harar dopo che mio padre ha iniziato a dar loro da mangiare, a meno che non vengano attaccati loro piccoli”, ha detto Abbas Yusuf a Reuters. “Mio padre è felice che io abbia continuato il buon lavoro che ha iniziato e lo passerò ai miei figli quando invecchierò.”

Abbas ha dato i nomi delle iene in base al loro comportamento e aspetto. Tra questi ci sono “Dabbassoo” o “Peloso”, “Tuqan Dilii” o “Lazy” e “Qallaa”, che significa “magro”.

Per promuovere una cultura più rispettosa nei confronti delle iene, Abbas le nutre direttamente dalla sua bocca.

iene ragazzo

©Reuters

Dopo aver mangiato in sua compagnia, le iene se ne tornano a casa, nelle grotte presenti al di fuori delle mura della città e vagano nelle discariche.

“Le iene sono un dono della natura per ripulire la città che roviniamo durante il giorno. Senza di loro la città sarà molto più sporca “, ha detto Anisa Mohammed, una venditrice di pane di 32 anni.

iene ragazzo

©Reuters

La città ha una lunga storia di convivenza pacifica con le iene. Secoli fa, gli animali attaccavano e talvolta uccidevano gli abitanti del posto. Così essi iniziarono a fare dei buchi nelle mura della città per lanciare frammenti di cibo gli animali. In questo modo le avrebbero nutrite evitando di rischiare la vita. E ha funzionato: negli ultimi 200 anni non sono registrati attacchi da parte delle iene.

Una storia davvero molto bella che smonta tutti i luoghi comuni su questi bellissimi animali selvatici.

Fonti di riferimento: Reuters, National Geographic,

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