L'efferato omicidio di una famiglia di ambientalisti sconvolge l'opinione pubblica del Brasile e invita a riflettere
L’efferato omicidio di una famiglia di ambientalisti sconvolge l’opinione pubblica del Brasile e invita a riflettere
Un’ennesima strage che ha come vittime dei difensori dell’ambiente e della natura: i corpi di un’intera famiglia che si occupava di salvare le tartarughe – madre, padre e figlia adolescente – sono stati ritrovati nella zona di São Félix do Xingu, nello stato brasiliano di Pará. I loro corpi sono stati ritrovati la scorsa domenica, davanti alla casa di famiglia: sarebbero stati freddati con ripetuti colpi di arma da fuoco. La polizia di Pará ha disposto l’avvio delle indagini per scoprire la mano che si cela dietro questo efferato delitto.
José Gomes, noto come ”Zé do Lago”, sua moglie Márcia Nunes Lisboa e la loro figlia Joane (14 anni) vivevano sull’isola di Cachoeira do Mucura, area rurale di São Félix do Xingu. Erano ambientalisti convinti e da anni si impegnavano in un progetto di conservazione delle tartarughe marine e del loro habitat naturale. Non sono ancora chiari i motivi della loro uccisione, malgrado le numerose testimonianze raccolte in queste ore dalla polizia – anche se non si esclude che possa essersi trattato di una crudele ritorsione nei confronti del loro impegno per gli animali. Non si tratta infatti del primo caso di omicidio ai danni di ambientalisti in Brasile, che da anni detiene un record negativo in questo senso: secondo un report di Global Witness diffuso nel 2019, il Paese è al quarto posto per omicidi legati all’ambientalismo.
La Sociedade Paraense de Defesa dos Direitos Humanos (SDDH), associazione no-profit nata negli anni ’70 allo scopo di difendere le persone colpite da violazioni dei diritti umani, ha evidenziato la necessità di condurre un’indagine rapida ed efficiente per comprendere le cause del triplice omicidio, trovare i responsabili e salvaguardare l’incolumità di testimoni e familiari delle vittime. Anche la politica brasiliana Martina Silva, da sempre impegnata in prima linea per la difesa dei diritti umani e la tutela dell’ambiente, ha espresso commozione e rabbia per quanto accaduto in un post condiviso sulla propria pagina Facebook, chiedendo una punizione esemplare per gli autori del barbaro crimine perpetrato ai danni della famiglia di Zé del Lago, ma anche all’intera regione che ora è orfana dei suoi protettori:
È fondamentale che gli assassini vengano puniti sia per il barbaro crimine contro le tre persone che hanno perso la vita, sia perché hanno cercato di uccidere il bellissimo, coerente e amorevole lavoro ambientale che facevano in modo devoto e generoso a vantaggio d e tutti noi che abitiamo questo pianeta e abbiamo bisogno della sua biodiversità protetta e sana.
Mesmo em recesso médico venho me pronunciar sobre esses assassinatos. Uma família exterminada com violência, Zé do Lago,…
Posted by Marina Silva on Tuesday, January 11, 2022
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Jornal National
Ti consigliamo anche:
- Tutta la fragilità dell’Amazzonia nella mostra fotografica di Sebastião Salgado al MAXXI
- I rifiuti di plastica sulle spiagge stanno facendo nascere tutte tartarughe femmina, l’allarme dei biologi
- La deforestazione dell’Amazzonia in Brasile è al massimo degli ultimi 15 anni, una tragedia voluta dall’uomo