Bologna approva lo stato di emergenza climatica grazie alla protesta di Extinction Rebellion

Extinction Rebellion convince Bologna ad approvare lo stato di emergenza climatica ed è la dichiarazione più ambiziosa di tutta Italia.

Bologna dichiara lo stato di emergenza climatica, ambientale ed ecologica, e sebbene non sia la prima città a farlo, è la prima che lo fa seguendo le linee guida del famoso movimento per il clima e contro l’estinzione umana “Extinction Rebellion“.

Gli obiettivi che si propone il Comune sono radicali, dalle emissioni zero al rimboschimento, dai disincentivi alle aziende inquinanti alle assemblee cittadine permanenti.

E gli attivisti di Extinction Rebellion Bologna si sono complimentati con la città sulla propria pagina facebook per la decisione presa, affermando che si tratta della dichiarazione più ambiziosa e completa d’Italia ottenuta finora:

“Oggi è una giornata storica per Bologna: non è stata approvata una, ma ben due dichiarazioni di emergenza climatica ed ecologica – con la complessità e le ambiguità che questo comporta. Il percorso che ci ha portato fin qui è stato un percorso di studio, di sacrificio e di notti insonni. Abbiamo prodotto un testo, lo sciopero della fame di Filippo lo ha portato all’attenzione del consiglio comunale, e le nostre due notti di mobilitazione in piazza hanno costruito momenti di confronto con la cittadinanza e messo pressione sulle istituzioni. Per questo ringraziamo tutte le attiviste di Extinction Rebellion Bologna.”

Hanno quindi ringraziato la Consigliera Comunale Emily Clancy, che li ha aiutati a portare il testo all’attenzione del consiglio, Andrea Colombo, per aver fatto da mediatore con la maggioranza, e Dora Palumpo.

Inoltre hanno dichiarato di essere soddisfatti dei risultati ottenuti perché finalmente Bologna ha spezzato il silenzio istituzionale, ha riconosciuto l’emergenza ambientale, e ha manifestato l’intenzione di agire immediatamente in una prospettiva sostenibile.

Tra i nuovi obiettivi ambientali riportati dagli attivisti e approvati dalla città si annoverano:

  • raggiungere lo zero netto di emissioni entro il 2030 e il 50% in meno entro il 2025, cosa unica in Italia;
  • tutela e incremento del verde;
  • disincentivi per le aziende e industrie che non si adeguano agli obiettivi di riduzione dei gas serra;
  • introduzione di una road map con le varie misure da intraprendere entro 100 giorni;
  • costituzione di assemblee cittadine per diffondere maggiore consapevolezza e partecipazione politica.

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Laura De Rosa

Photo Credit: Facebook

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