L’iniziativa si svolge a Venezia nella prestigiosa cornice di Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa
Contrastare l’impatto ambientale del Black Friday promuovendo la salvaguardia e la rigenerazione del Mar Mediterraneo e di tutto l’oceano: il 25 e il 26 novembre, con il motto “Blue is the new Black”, la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO lancia il Blue Friday.
L’appuntamento è a Venezia, nella prestigiosa cornice di Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa e con progetti e promuovere culturali, allo scopo di trovare soluzioni concrete alle problematiche che minacciano la salute dell’oceano e allo stesso tempo per sensibilizzare a un consumo critico e consapevole.
Vogliamo dimostrare che si può cambiare rotta – spiega Francesca Santoro, Senior Programme Officer per IOC-UNESCO e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare – mettendo al centro l’ambiente e non i consumi, promuovendo maggiore consapevolezza riguardo all’importanza dell’oceano e uno stile di vita più responsabile in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Un obiettivo che stiamo cercando di raggiungere anche grazie a programmi di Educazione all’Oceano per tutte le generazioni e i settori della società, e promuovendo la richiesta che l’UNESCO ha rivolto ai 193 Stati Membri di rendere l’Educazione all’Oceano parte del curriculum scolastico entro il 2025.
Ecco che così il Blue Friday altro non è che l’occasione buona per riflettere sull’effetto che ogni nostra scelta, come consumatori, può avere sull’ambiente e in particolare sull’oceano.
Basti pensare che, secondo le stime, l’80% dei capi e oggetti acquistati viene buttato via dopo un solo utilizzo o addirittura zero. Eppure, a segnalare la necessità di un cambio di rotta, sono i consumatori stessi, a livello globale: in vista del Black Friday 2022, il 76% desidera acquistare prodotti di qualità superiore che durino nel tempo e il 40% afferma di essere disposto a pagare di più per prodotti attenti al clima. Un numero ancora maggiore (43%) si dice più propenso ad acquistare da marchi con pratiche di sostenibilità, come la spedizione a emissioni zero.
L’evento è organizzato nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030).
QUI trovate il programma.
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Fonte: IOC-UNESCO
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