In Corso Vittorio Emanuele, è apparsa oggi questa installazione insolita, sopra si legge un'etichetta che recita: “Il regalo che il Pianeta non vuole”. Lo hanno consegnato in occasione del Black Friday gli attivisti di Greenpeace, insieme a uno uno striscione con il messaggio “Il Pianeta non è usa e getta”. Con questa protesta pacifica, l’organizzazione ambientalista vuole denunciare i danni causati al Pianeta dal consumismo eccessivo
Cosa ci fa un enorme pacco regalo composto da rifiuti recuperati in plastica usa e getta in una delle principali vie dello shopping milanese?
In Corso Vittorio Emanuele, è apparsa oggi questa installazione insolita, sopra si legge un’etichetta che recita: “Il regalo che il Pianeta non vuole”. Lo hanno consegnato in occasione del Black Friday gli attivisti di Greenpeace, insieme a uno uno striscione con il messaggio “Il Pianeta non è usa e getta”. Con questa protesta pacifica, l’organizzazione ambientalista vuole denunciare i danni causati al Pianeta dal consumismo eccessivo.
In risposta al Black Friday, Greenpeace, infatti, lancia oggi la Make Something Week, una settimana di eventi-laboratorio gratuiti che si terranno in tutto il mondo dal 23 novembre al 2 dicembre.
Nel corso degli appuntamenti organizzati per l’occasione, creativi e professionisti del settore insegneranno a chi parteciperà a riparare, riutilizzare, dare nuova vita a oggetti inutilizzati e creare con le proprie mani alternative a prodotti di plastica usa e getta: dalle decorazioni natalizie alle borse per la spesa in tessuto.
“Stiamo letteralmente svendendo il Pianeta, eventi come il Black Friday non fanno altro che incentivare le persone ad acquistare oggetti che resteranno nelle nostre vite soltanto per pochi minuti, ma che danneggeranno il Pianeta per secoli”, dichiara Giorgia Monti, Project leader di Make Something Week per Greenpeace Italia. “Le aziende devono ridurre il loro uso smodato di plastica, ma anche noi consumatori possiamo imparare a modificare il nostro modo di agire e cambiare questa dannosa mentalità usa e getta”.
Basti pensare che molti degli oggetti venduti durante il Black Friday, finiscono per diventare rifiuti dopo pochissimo tempo, oltre al fatto che sono imballati in enormi quantità di plastica monouso.
“Siamo stati indotti a pensare che la felicità provenga da ciò che compriamo, ma non è così”, continua Monti.
Per questo tutti sono invitati ad accettare la sfida invece di lanciarsi in uno shopping sfrenato e inutile. O ci rimarrà solo un mega pacco di rifiuti in più.
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