Questi batteri hanno ricreato accidentalmente la “Notte stellata” di Van Gogh

Gruppi di batteri mutanti hanno sorpreso i ricercatori di un'università americana per la loro capacità di riunirsi in comunità circolari

Gruppi di batteri mutanti hanno sorpreso i ricercatori di un’università americana per la loro capacità di riunirsi in comunità circolari, dando vita a uno spettacolo unico

La natura lascia spesso stupefatti e sorprende proprio come un’opera d’arte. È accaduto anche in questo caso ai ricercatori dell’Università del Wyoming, alle prese con lo studio di un batterio mutante (noto come Myxococcus xanthus), che si moltiplica in piccoli sciami circolari nel giro di poche ore. Gli sciami sono stati poi colorati artificialmente per permetterne una più agevole osservazione al microscopio, e il risultato ha sorpreso gli scienziati: ciò che è apparso è incredibilmente simile al famosissimo dipinto dell’artista olandese Vincent Van Gogh, La notte stellata (1889).

Il nostro lavoro evidenzia come un batterio in grado di formare gruppi, noto per essere una fonte di prodotti naturali terapeutici e come agenti di biocontrollo delle colture, funge da potente modello per studiare comportamenti emergenti che esibiscono anche bellezza artistica – afferma il microbiologo Daniel Wall, dell’Università del Wyoming. – Diversamente dagli altri tipi di batteri, M. xanthus è un batterio definito “sociale” poiché per sopravvivere ha bisogno di trovare e riconoscere i suoi simili e di creare una comunità: solo in questo modo, unendo le forze con gli altri, è in grado di attaccare le prede per nutrirsi.

Questo comportamento sociale del batterio è ciò che da anni affascina i ricercatori, anche se non è ancora stato elaborato un modello completo che spieghi questo meccanismo. Nel 2017, lo stesso team di ricercatori aveva annunciato la scoperta di un “meccanismo di innesco” genetico responsabile dell’attivazione e della disattivazione di questo comportamento di raggruppamento: questo meccanismo è in grado di controllare una sequenza proteica (detta TraA) che fornisce un recettore di superficie affinché il batterio riconosca e si leghi al recettore partner, TraB, posto sulla superficie dei suoi simili. Una volta creato il contatto fra due batteri appartenenti allo stesso gruppo, questi possono scambiarsi nutrienti e proteine. Quando una comunità batterica si imbatte in una preda, tutti i suoi membri uniscono le forze, producendo insieme enzimi e metaboliti per avere più successo nel distruggere la vittima.

Questo comportamento, tuttavia, diventa un limite allo sciame di batteri: troppe connessioni, infatti, non permettono allo sciame di cambiare forma o disgregarsi velocemente in caso di emergenza o attacco. Per evitare questo, i ricercatori sospettano che i batteri siano dotati di un meccanismo di arresto che scioglie il legame con i batteri vicini, rendendo tali contatti transitori: le modifiche alla connessione trasformerebbero le comunità microbiche in vortici rotanti grandi pochi millimetri, che se colorati danno vita ad uno spettacolo artistico di rara bellezza.

microbo mutante riproduce notte stellata van gogh (1)

Ecco il confronto fra l’esperimento laboratoriale e il famoso dipinto (@D.Wall/University of Wyoming – @dipressionist/123rf.com)

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Fonte: mSystems / Rice University

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