È lunga 3 chilometri e si trova a una profondità di 30 metri al largo della costa di Tahiti la barriera corallina appena scoperta.
Per l’UNESCO si tratta una delle più grandi barriere coralline individuate a quella profondità. E l’eruzione di Tonga non l’ha danneggiata
È lunga 3 chilometri e si trova a una profondità di 30 metri al largo della costa di Tahiti, nella Polinesia francese, la nuova barriera corallina gigante e incontaminata appena scoperta dagli esploratori marini. Splendidi coralli a forma di rosa che hanno probabilmente impiegato circa 25 anni per crescere.
Secondo l’UNESCO, che ha sostenuto la missione, si tratta di una delle più grandi scoperte a quella profondità e per Julian Barbiere, esperto oceanografico, esistono probabilmente molti altri ecosistemi simili di cui non siamo a conoscenza: “dovremmo lavorare per mapparli e per proteggerli“.
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È stato magico assistere a giganteschi e splendidi coralli rosa che si estendono a perdita d’occhio. Era come un’opera d’arte, racconta il fotografo subacqueo francese Alexis Rosenfeld.
E come non credergli:
A scientific research mission supported by @UNESCO has discovered one of the world's largest coral reefs off the coast of Tahiti.
This highly unusual discovery is a great leap forward for #science!
Read more about @AlexisRosenfeld's #1Ocean project: https://t.co/l3RBzo9QRR pic.twitter.com/XuW9CpXTDc
— UNESCO 🏛️ #Education #Sciences #Culture 🇺🇳 (@UNESCO) January 20, 2022
Le barriere coralline sono tra gli ecosistemi più minacciati dell’oceano, vulnerabili come sono all’inquinamento, all’aumento della temperatura del mare e al cambiamento nella chimica causato dalle emissioni di anidride carbonica che si dissolvono nell’acqua.
La cosa che in questo caso ha immediatamente colpito gli scienziati è che questi coralli sono sani, incontaminati dalle attività umane e dagli effetti dei cambiamenti climatici. In effetti, non sembrano aver subito lo sbiancamento tipico dovuto alla crisi climatica.
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E non solo, secondo un altro dei subacquei specializzati, Laetitia Hedouin, del Centro nazionale francese di ricerca scientifica:
Una barriera corallina come questa impiega circa 25 anni per crescere e svilupparsi in questo modo. Pensiamo che le barriere coralline più profonde possano essere meglio protette dal riscaldamento globale. Quindi la scoperta di questa barriera corallina in condizioni così incontaminate è una buona notizia e può ispirare la conservazione futura.
La recente eruzione vulcanica a Tonga, infine, che ha scatenato onde di tsunami in tutto il Pacifico non ha colpito la barriera corallina al largo di Tahiti, spiega ad Associated Press Hédouin.
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