Bambini siciliani che muoiono a causa delle radiazioni nucleari "made in Usa". È questa la sconcertante verità portata alla luce da un'inchiesta del giornalista e fotografo Gianni Lannes, pubblicata sul suo blog "Su la Testa!", che rivela come a seguito di alcuni incidenti segreti di velivoli Usa, ma non solo, i bambini della Sicilia orientale muoiano di leucemia più di ogni altra parte d'Italia
Bambini siciliani che muoiono a causa delle radiazioni nucleari “made in Usa”. È questa la sconcertante verità portata alla luce da un’inchiesta del giornalista e fotografo Gianni Lannes, pubblicata sul suo blog “Su la Testa!“, che rivela come a seguito di alcuni incidenti segreti di velivoli Usa, ma non solo, i bambini della Sicilia orientale muoiano di leucemia più di ogni altra parte d’Italia.
“In un Belpaese privo di memoria storica, sarà utile ogni tanto pescare nel passato“, scrive Lannes nella descrizione del suo “diario guornalistico”. E così ha fatto anche per scoprire che la morte e la malattia in tanti bambini italiani è stata indotta da causa belliche, in un inquietante intreccio di segreti militari, inquinamento atomico, ecomafie, depositi di “munizioni speciali” e droni telecomandati per “controllare a distanza la popolazione civile italiana”. Sono questi i 5 punti più importanti affrontati dal giornalista, in cui documenta il legame tra alcuni incidenti aerei militari e la base di Sigonella con le grandi quantità di radiazioni emesse e il maggiore fattore di rischio per il tumore del sangue.
“Non si sa che effetto avrà sul sistema immunitario dei siciliani di Lentini la radioattività delle scorie nucleari nascoste dagli americani nel suolo“: l’inchiesta si apre con questo passaggio del libro scritto dal professor J.W. Gofman, Radiation and Human Health (Sierra Club Books, San Francisco). “Dove sono stati occultati i rifiuti della vicina base militare Usa di Sigonella, durante gli anni in cui venne scritto quel saggio?“, si chiede il giornalista. Probabilmente in una delle 27 cave dismesse del comprensorio locale, visto che gli investigatori della Direzione investigativa antimafia hanno rilevato che la base di Sigonella compare tra gli enti che per anni hanno scaricato rifiuti nella discarica abusiva di Salvatore Proto, un prestanome del clan Santapaola-Ercolano.
Poi c’è il punto relativo a due incidenti aerei di carattere bellico avvenuti nella Sicilia orientale a metà degli anni ’80. “Il 12 luglio 1984, alle ore 14,45 proprio a Lentini, un quadrigetto Lockeed C141B “Starlifter” dell’Us Air Force, con un carico di 44 tonnellate si schiantò ed esplose in contrada Sabuci-San Demetrio, dopo essersi levato in volo da Sigonella, diretto in Germania. Nell’impatto morirono sul colpo 9 militari nord-americani“, argomenta Lannes. Ovviamente le autorità americane, oltre ad impedire militarmente l’intervento dei mezzi di soccorso locali e l’accesso addirittura delle forze dell’ordine italiane, mantennero il massimo riserbo sul carico trasportato dal velivolo.
Quasi un anno dopo, era il giugno del 1985, si verificò un altro incidente, di cui si hanno pochissime notizie: un velivolo dell’aviazione USA, in volo verso la base di Sigonella, perse quota negli agrumeti di Lentini, disintegrandosi nell’impatto con il suolo. “L’area rimase impenetrabile ai comuni mortali siciliani per diversi mesi, fino a quando tutti i frammenti del velivolo furono raccolti dai marines“, si legge nell’inchiesta. Cosa trasportavano i due aerei? Cosa contaminò il suolo siciliano? Domande che restano senza risposta, con le autorità italiane che continuano a tacere. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Primo Ministro Mario Monti hanno recentemente incontrato a Roma il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ma “non hanno proferito parola sull’argomento“, fa notare Lannes.
Intanto l’Atlante della “mortalità per tumori” (volume 2) realizzato da alcuni epidemiologi, coordinati da Anselmo Madeddu, con il contributo dell’Università di Catania, e pubblicato dall’azienda sanitaria locale, riporta dati preoccupanti: “in provincia di Siracusa negli ultimi anni si è osservato un aumento della mortalità per leucemie. Estendendo l’osservazione ad 8 anni i tassi provinciali si attestano intorno a quelli regionali e nazionali, ad eccezione del distretto di Lentini dove si osservano tassi di gran lunga maggiori“.
Un dato che “nell’ultimo periodo di osservazione non solo si è consolidato, ma è cresciuto – denuncia il dottor Pino Bruno, medico della Cgil- e sembra ineluttabilmente destinato a moltiplicarsi. La mortalità e l’incidenza dei tumori del sangue in particolare leucemie e linfomi nella zona nord della provincia siracusana, caso totalmente diverso dalla situazione di Augusta, Priolo e Gela, sta divenendo sempre più preoccupante. Sarebbe utile verificare se esistono fattori di rischio legati a determinati rifiuti tossici che hanno inquinato terreni e falde freatiche non distanti dall’insediamento militare di Sigonella“. Ma la morte e la malattia indotta in tanti bambini italiani da cause belliche, forse non sono una buona ragione per intervenire subito…
Roberta Ragni
Foto e fonte: Su la testa!