Il mistero che si cela dietro il suono che proviene dalla Fossa delle Marianne

Lo scorso marzo, un gruppo di ricercatori che stava monitorando la zona più profonda del Pacifico, tra la costa giapponese e quella australiana, aveva fatto un'inquietante scoperta.

Lo scorso marzo, un gruppo di ricercatori che stava monitorando la zona più profonda del Pacifico, tra la costa giapponese e quella australiana, aveva fatto un’inquietante scoperta.

Nella cosiddetta Fossa delle Marianne, infatti, proveniva dal profondo oceano un misterioso rumore a tratti terrificante.

Dopo mesi di studi, gli esperti dell’Oregon State University’s Hatfield Marine Science Center, hanno formulato una prima ipotesi.

La Fossa delle Marianne è la depressione oceanica più profonda del mondo, un’area così suggestiva continuamente tenuta sotto controllo.

Quando i ricercatori avevano lanciato un idrofono, erano rimasti sorpresi da un forte e spaventoso rumore.

Qualcosa che non avevano mai sentito, tanto da ribattezzare quel suono come ‘Western Pacific Biotwang’, pensando che si potesse trattare di un richiamo d’amore.

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Oggi l’ipotesi più probabile è che si potrebbe trattare del tipico suono delle balenottere nane, quelle che si trovano nella Grande Barriera Corallina. Ma un alone di mistero continua a celarsi dietro l’origine di quel suono insolito per la complessità e la gamma di frequenze.

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‘Non sappiamo molto riguardo alla distribuzione delle balenottere minori alle basse latitudini. Sembra infatti che tale specie non passi molto tempo in superficie, emettendo però suoni caratteristici”, dicono ancora gli esperti.

Dominella Trunfio

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