L’Egitto costruisce due autostrade tra le piramidi, l’allarme di egittologi e ambientalisti

Le autostrade interromperanno l’integrità dell’altopiano delle Piramidi e l'inquinamento potrebbe corrodere i monumenti

Due nuove autostrade a otto corsie vedranno presto la luce in Egitto nei pressi delle Grandi Piramidi, patrimonio mondiale Unesco, oltre che principale destinazione turistica del Paese.

Il progetto, sospeso negli anni ‘90 del secolo scorso in seguito a una protesta internazionale, sembra infatti essere stato ripreso.

I lavori sarebbero iniziati già lo scorso anno lontano dalla vista dei visitatoi e sarebbero diventati visibili intorno allo scorso marzo grazie alle immagini di Google Earth.

Autostrade Piramidi

©Google Earth

Poiché la città del Cairo oggi ospita ben 20 milioni di persone, l’Egitto ha deciso di costruire un nuovo centro urbano e le nuove autostrade servirebbero dunque a potenziare la rete infrastrutturale collegando la nuova città alle regioni limitrofe.

La prima autostrada attraverserà il deserto a circa 2,5 chilometri a sud delle Grandi Piramidi, mentre l’autostrada meridionale passerà tra la piramide a gradoni di Saqqara – la piramide più antica – e l’area di Dahshur, sede della piramide piegata e della piramide rossa.

Sebbene le autorità abbiano assicurato che le autostrade saranno costruite con cura apportando un miglioramento ai collegamenti dei nuovi centri urbani e decongestionando il traffico, egittologi e ambientalisti sono convinti che queste autostrade potrebbero provocare danni irreparabili a uno dei siti antichi più importanti del mondo.

Innanzitutto le autostrade interromperanno l’integrità dell’altopiano sezionandolo in tre parti e pavimenteranno siti archeologici inesplorati. Inoltre il traffico genererà inquinamento e lo smog potrebbe corrodere i monumenti.

“Sono rimasto sbalordito da quello che ho visto. Tutto il lavoro che ho svolto quasi 25 anni fa ora è stato messo in discussione”, ha dichiarato Said Zulficar, ex funzionario dell’Unesco, che ha visitato l’autostrada meridionale due mesi fa.

Zulficar si era infatti battuto con successo contro la costruzione dell’autostrada a metà degli anni ‘90. L’Unesco ha dichiarato di aver richiesto più volte informazioni dettagliate sul nuovo progetto.

Fonti di riferimento: Reuters/The Guardian

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