L'Artico è sempre più caldo. Sia la temperatura dell'aria che quella del mare sono sempre più elevate, e il ghiaccio marino si scioglie molto velocemente cambiando l'habitat degli animali che vivono in Groenlandia e in altre zone dell'Artico. L'ultima edizione dell'Arctic Report Card lancia un nuovo allarme sottolineando che le foche e i trichechi stanno rischiando grosso
L’Artico è sempre più caldo. Sia la temperatura dell’aria che quella del mare sono sempre più elevate, e il ghiaccio marino si scioglie molto velocemente cambiando l’habitat degli animali che vivono in Groenlandia e in altre zone dell’Artico. L’ultima edizione dell’Arctic Report Card lancia un nuovo allarme sottolineando che le foche e i trichechi stanno rischiando grosso.
Lo studio guidato dalla Noaa e redatto da 70 studiosi di dieci paesi diversi ha misurato l’aumento delle temperature confrontando gli ultimi anni. La temperatura dell’aria in tutte le stagioni tra ottobre 2014 e settembre 2015 è stata di 3°C sopra la media su ampie aree dell’Artico, mentre la temperatura dell’aria media annua è salita di 1,3 °.
Quest’ultima è addirittura da record, toccando il punto più alto dal 1900. E gli effetti sono reali. A giugno è stata infatti registrata la seconda più bassa copertura nevosa mentre la portata dei grandi fiumi di Eurasia e Nord America è aumentata durante quel periodo.
L’aumento delle temperature ha fatto sì che i raggi solari penetrassero nella superficie dell’oceano, favorendo l fotosintesi e la proliferazione della alghe e del fitoplancton. A rischio sono soprattutto i trichechi che popolano la regione artica.
“Le variazioni di ghiaccio marino da sole hanno un forte impatto sull’ecosistema marino (pesci, trichechi) e sulle temperature della superficie del mare” spiegano gli scienziati.
Negli ultimi anni, alcuni mammiferi sono stati avvistati a terra, nel nordovest dell’Alaska. Qui, al di fuori del loro habitat, spesso mettendo a rischio la vita dei cuccioli di foca.
Lo scorso anno, è stato scoperto che anche i cuccioli di pinguino sono minacciati dai cambiamenti climatici. In alcuni casi, non riescono raggiungare l’età del piumaggio, il freddo causa il problema maggiore per la loro sopravvivenza.
L’estensione massima del ghiaccio marino, registrata il 25 febbraio scorso, è stata la più bassa mai avuta fin dal 1979, con 15 giorni di anticipo rispetto alla media. Anche l’estensione minima, la quarta più bassa mai registrata, è in calo, riducendosi in media del 13,4% per decennio. Ma, se possibile, c’è di peggio. Circa la metà della calotta di ghiaccio della Groenlandia si è sciolta. Il ghiaccio marino continua ad essere più sottile.
Stiamo gravemente alterando gli equilibri della Terra. Occorrono altre conferme?
Francesca Mancuso
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