Arriva l’ok definitivo al Ponte sullo Stretto di Messina: sarà lungo più di 3 km e sarà il progetto più insostenibile (e costoso) di sempre

Il progetto dello Stretto di Messina è ormai definitivo. Sarà aperto al traffico 365 giorni all'anno, 24 ore al giorno e, sì, rimarrà un'opera (costosissima) da un impatto ambientale devastante

Il CdA della società Stretto di Messina ha appena approvato la relazione del progettista di aggiornamento al progetto definitivo del 2011 relativo al ponte sullo Stretto e la documentazione progettuale finalizzata al riavvio della realizzazione dell’opera, come previsto dalla legge.

Lo annuncia anche Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, al question time in Senato, che “conferma che l’intenzione è aprire i cantieri entro l’anno 2024e ap rire al traffico stradale e ferroviario il ponte nel 2032”.

Si farà, quindi, un’opera che avrà costi elevatissimi e, soprattutto, molto impattante dal punto di vista ambientale.

Ne abbiamo parlato qui: Dalla Camera arriva l’ok al decreto Ponte sullo Stretto, ma rimane un progetto insostenibile di cui possiamo fare a meno

Come sarà fatto il ponte sullo Stretto di Messina

La campata sospesa centrale sarà di 3.300 metri, mentre la lunghezza complessiva sarà di 3.666 metri (comprese le due campate laterali di 183 metri ciascuna). L’altezza delle torri sulle due sponde sarà pari a 399 metri, i cavi di sospensione sono 4 del diametro di 1,26 metri (ciascuno formato da 44.323 fili di acciaio).

Le opere stradali e ferroviarie comprendono 40 chilometri di raccordi viari e ferroviari (circa l’80% sviluppati in galleria) che collegheranno, dal lato della Calabria, l’autostrada del Mediterraneo (A2) e la stazione FS di Villa San Giovanni e, dal lato della Sicilia, le autostrade Messina-Catania (A18) e Messina-Palermo (A20) nonché la nuova stazione ferroviaria di Messina.

Sul lato siciliano, inoltre, secondo progetto, dovranno essere realizzate tre fermate ferroviarie in sotterraneo (Papardo, Annunziata, Europa) unite alle stazioni di Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Messina. Sarà aperto al traffico 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno.

Un’opera super costosa (a nostre spese)

In una situazione economica del Paese in cui le risorse libere per investimenti sono estremamente limitate e l’indebitamento pubblico è un macigno (140,6% del PIL), per finanziare con 11,6 miliardi di euro il ponte, dal 2024 al 2032, il Governo con la Manovra 2024 è dovuto intervenire a gamba tesa, in assenza di risorse nazionali adeguate, sui fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) di Sicilia e Calabria, dirottando sul ponte 1,6 miliardi di euro destinati ad altri investimenti prioritari delle due Regioni. Inoltre, il Governo si è anche riservato di andare alla ricerca nel tempo di “ulteriori risorse e coperture per la realizzazione dell’opera (comma 275 dell’art. 1 della legge 213/2023 – Legge di Bilancio 2024), questo dimostra come non abbia idea di quanto i costi potranno lievitare in futuro (si consideri anche che nel DEF 2023 il costo del ponte era stimato in 14,6 miliardi di euro, quasi un punto di PIL), spiegano dal WWF.

Quanto alla compatibilità ambientale del ponte sullo Stretto, il progetto definitivo aggiornato dovrà contenere anche le richieste di integrazione contenute nella verifica di ottemperanza che era stata compiuta dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS che, nel suo parere n. 1185 il 15/3/2013 sul progetto definitivo del 2011, rilevò 27 prescrizioni solo 6 delle quali risultavano ottemperate, 18 solo parzialmente ottemperate e 1 non ottemperata (2 non competevano al Ministero dell’Ambiente).

Infine, la Commissione tecnica ministeriale diede una Valutazione di Incidenza (valutazione degli effetti diretti o indiretti sui siti della Rete Natura 2000, tutelati dall’Europa) negativa sugli habitat prioritari del SIC ITA03008 Capo Peloro – Laghi di Ganzirri e sull’avifauna appartenente a specie di interesse conservazionistico comunitario della ZPS IT IT9350300 Costa Viola e della ZPS ITA030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto.

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