Terra dei Fuochi, 10 milioni di api al giorno indagano il territorio e passano al setaccio terra, aria, acqua e vegetazione. Si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili, in particolare il noto ppm10, ogni giorno trasmettono le informazioni raccolte al loro alveare. E, come si sa, le api non mentono.
Terra dei Fuochi, 10 milioni di api ogni giorno indagano il territorio e passano al setaccio terra, aria, acqua e vegetazione. Si cibano di nettare e acqua che sgorga dalle falde, catturano le polveri sottili, in particolare il noto pm10, ogni giorno trasmettono le informazioni raccolte al loro alveare. E, come si sa, le api non mentono.
Nella Terra dei Fuochi le api raccontano ogni giorno qual è il grado di inquinamento dell’acqua di cui si abbeverano. Si tratta del progetto Biomonitoraggio, nato per tenere sotto controllo l’inquinamento ambientale attraverso le api. L’iniziativa è capitanata dall’Università di Napoli e dall’Università degli Studi del Molise.
Salvatore Sorbo, un giovane apicoltore che ha aderito al consorzio Conaproa, ha messo le sue arnie a disposizione del progetto, che ora è tra i finalisti del concorso Oscar Green, organizzato da Coldiretti per premiare l’innovazione sostenibile in agricoltura e le idee dei giovani a favore dell’ambiente.
Saranno le api a dirci la verità sulla Terra dei Fuochi? Ogni giorno gli insettìi entrano a contatto con l’acqua, la terra e la vegetazione di questi luoghi e ovviamente anche con le particelle inquinanti presenti nell’aria. I loro alveari sono diventati centraline di monitoraggio, anzi di biomonitoraggio.
Ognuno di essi controlla 7 chilometri quadrati di territorio. Ogni giorno i ricercatori che si occupano dell’iniziativa prelevano le informazioni dagli alveari per rendere noto a che punto si trova l’inquinamento nella Terra dei Fuochi.
Questo progetto contribuirà al riconoscimento del ruolo fondamentale delle api per la salvaguardia del Pianeta e a maggiori interventi di protezione nei loro confronti? Con la speranza che il biomonitoraggio avvenga nel massimo rispetto di tutte le api presenti.
Marta Albè
Fonte foto: oscargreen.it
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