Emissioni globali di Co2: nel 2016 sono rimaste ferme

Buone notizie per l’ambiente, le emissioni globali di anidride carbonica rimangono statiche nel 2016, segno che ci sono progressi nella lotta al riscaldamento globale. A stabilirlo è un nuovo studio della NEAA.

Buone notizie per l’ambiente, le emissioni globali di anidride carbonica rimangono statiche nel 2016, segno che ci sono progressi nella lotta al riscaldamento globale. A stabilirlo è un nuovo studio della NEAA.

Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia Paesi Bassi per la valutazione ambientale (NEAA), tutte le nazioni, ad eccezione dell’India, hanno ridotto o mantenuto stabili le emissioni di carbonio grazie alla minore combustione di carbone e all’aumento delle energie rinnovabili. Dall’altro lato però, altre nazioni in via di sviluppo, come l’Indonesia, hanno aumentato i tassi di emissioni di Co2.

Ogni anno vengono immesse nell’atmosfera più di 35 miliardi di tonnellate di Co2 che aumentano le temperature globali assieme a gas serra provocato dal bestiame e dall’estrazione di petrolio e gas.

“Questi risultati fanno ben sperare. Per realizzare gli obiettivi dell’accordo di Parigi e mantenere l’aumento della temperatura media globale a ben al di sotto di 2C, dobbiamo raggiungere le emissioni di picco il più presto possibile e poi raggiungere un rapido declino”, ha detto l’economista del clima Nicholas Stern alla London School of Economics.

Le emissioni stabili del 2016 coincidono con un momento in cui l’economia globale sta crescendo e secondo molti scienziati, il carbone della Cina ha segnato un punto di svolta storico negli sforzi per attenuare i cambiamenti climatici.

Ma sebbene molte nazioni hanno raggiunto significative riduzione, la strada è tutta in salita per determinare lo sviluppo dei paesi più poveri.

Il nuovo rapporto olandese mostra che le emissioni di Co2 provenienti dalla Cina, il più grande emettitore del mondo, sono diminuite dello 0,3% nel 2016, quelle degli Stati Uniti del 2,0% e della Russia del 2,1%.

grafico c02

Quelle dell’India, invece, sono aumentate del 4,7% ma aumenti significativi ci sono stati anche in Indonesia, Malesia, Filippine, Turchia e Ucraina. Secondo gli scienziati, l’inquinamento è dovuto principalmente agli allevamenti di bovini, per questo ammoniscono che un regime alimentare carnivoro non può essere la strada giusta per rimanere sotto i 2C.

Un altro quarto delle emissioni di metano provengono dalla produzione di combustibili fossili e da perdite nei tubi di distribuzione del gas. Dal 2000 le emissioni di carbone e gas sono aumentate di oltre il 65%.

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Mentre le emissioni di carbonio derivanti dalla distruzione delle foreste e da altri cambiamenti di utilizzo del suolo non sono stati inclusi nell’analisi principale perché secondo gli esperti difficili da stimare e troppo variabili.

Dominella Trunfio

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