Evento (ulteriore) di polvere sahariana previsto proprio in questi giorni con livelli di PM10 significativamente elevati e scarsa qualità dell'aria nelle aree interessate dal fenomeno
Sta per verificarsi un altro episodio di polvere sahariana sull’Europa sudorientale e il Mediterraneo orientale e le conseguenze del fenomeno sono molto di più di cieli rossastri e auto ricoperte da sedimenti.
A renderlo noto è il programma Copernicus, che avverte dell’imminente ondata. Il picco dell’evento si registrerà con ogni probabilità tra il 13 e il 14 giugno.
Secondo le previsioni del Copernicus Atmosphere Monitoring Service – CAMS, il Servizio di monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus, proprio in questi due giorni si attende un aumento della concentrazione di particolato grossolano, il PM10, con valori che potrebbero superare anche i 100 µg/m3.
Ricordiamo che la soglia di esposizione media giornaliera è stata fissata a 50 µg/m3, ma si prevedono concentrazioni significativamente superiori in particolare in aree quali Bulgaria, Grecia e Cipro.
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Valori così elevati significano una peggiore qualità dell’aria, a dir poco scarsa, con ripercussioni sulla salute pubblica. Gli occhi della comunità scientifica sono perciò puntati su questi fenomeni anche perché non si ripropongono raramente.
Le osservazioni mostrano un aumento dell’intensità e della frequenza di questi eventi in alcune parti d’Europa negli ultimi anni, evidenziando l’importanza di un monitoraggio continuo della nostra atmosfera per capire come la qualità dell’aria potrebbe cambiare in relazione a questi episodi” ha affermato Mark Parrington, Senior Scientist CAMS.
Gli ultimi eventi, registrati rispettivamente il 3 e il 7 giugno, hanno visto sempre l’Europa sudorientale e il Mediterraneo orientale nell’occhio del ciclone con il secondo evento che ha attraversato l’Africa nord-occidentale per raggiungere la penisola iberica, la Francia meridionale e infine l’Italia settentrionale.
Il trasporto di polveri sahariane è d’interesse internazionale poiché non è relativo al singolo Stato. Lo ribadisce Silas Michaelides, direttore operativo del Centro di eccellenza ERATOSTHENES, ritenendo essenziali programmi come Copernicus:
L’aumento dell’intensità e della frequenza degli episodi di trasporto della polvere sahariana a lungo raggio è un problema che trascende i confini nazionali, rendendo la cooperazione scientifica internazionale e le iniziative sovra-nazionali come Copernicus una necessità per sviluppare ulteriormente la nostra comprensione del sistema terrestre”
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Fonte: Copernicus
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