Nella metropolitana di Madrid ci sono ancora treni che contengono amianto, materiale vietato in Spagna dal 2001. A denunciarlo è il quotidiano El Mundo che pubblica un rapporto del 2003 nel quale emerge che la direzione della Metro madrilena era informata della presenza.
Nella metropolitana di Madrid ci sono ancora treni che contengono amianto, materiale vietato in Spagna dal 2001. A denunciarlo è il quotidiano El Mundo che pubblica un rapporto del 2003 nel quale emerge che la direzione della Metro madrilena era informata della presenza.
La direzione della Metro sapeva che c’era amianto nei componenti elettrici di 64 treni passeggeri e 50 usati per la manutenzione di linee, treni che secondo El Mundo, continuano ad essere in circolazione. Ma l’amianto che come sappiamo miete oltre 2mila vittime ogni anno.
Il materiale si troverebbe anche nei rivestimenti usati in alcune stazioni della metropolitana, per questo l’Ispettorato del Lavoro ha imposto una multa di 190 mila euro a Metro Madrid per la mancanza di provvedimenti di protezione della salute dei lavoratori dopo la denuncia di un dipendente affetto da un tumore a causa della contaminazione da amianto.
Secondo la direzione della metropolitana non sono stati rilevati altri casi e precisa che la presenza di amianto in alcuni componenti elettrici non fa correre rischi ai viaggiatori. In realtà però, l’Ispettorato sta indagando su eventuali responsabilità civili e penali attraverso un esposto alla Procura spagnola.
Ancora più grave, per il quotidiano spagnolo, è il fatto che nel 2011 e nel 2012, pur sapendo della presenza di amianto, Metro Madrid ha venduto due lotti di treni destinati alla periferia di Buenos Aires, la serie 5mila è proprio quella incriminata nel rapporto del 2003. Treni, quindi, contenenti una sostanza potenzialmente cancerogena.
Alla luce di tutto ciò il sindacato dei macchinisti ha proposto una serie di scioperi per il 9, 13 e il 15 marzo per chiedere spiegazioni sulla mancanza di sicurezza sul posto di lavoro e le dimissioni dell’amministratore delegato Borja Carabante.
Dopo la pubblicazione del dossier, altri casi di tumore potrebbero essere collegati alla presenza di amianto, ad esempio i dubbi sono venuti a un lavoratore dell’area manutenzione che ha un cancro ai polmoni e lavora in metro dal 1985.
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È stato poi studiato anche un terzo caso di un operatore di manutenzione delle scale mobili suburbane venuto a contatto con materiale tossico. Ma l’azienda continua a dire che non c’è nessun pericolo.
Dominella Trunfio
Foto: El Mundo