Sui devastanti incendi in Amazzonia, Leonardo DiCaprio invita le persone a condividere post, notizie e immagini e, soprattutto, a darsi da fare.
L’Amazzonia continua ad ardere e le celebrità di tutto il mondo cominciano a dire la loro. Tra tutti, non si fa attendere la dichiarazione dell’attivissimo Leonardo DiCaprio. Ormai celebre è la sua attenzione all’ambiente e ai diritti degli animali e ora l’attore americano condivide un post del gruppo ambientalista Rainforest Alliance per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravissima e graduale perdita del polmone verde del Pianeta.
La foresta pluviale sta in effetti bruciando a un ritmo record. All’inizio di questo mese, il Brasile ha dichiarato lo stato di emergenza per lo sconsiderato aumento del numero di incendi. Fino a questo momento, quest’anno, sono stati rilevati più di 70mila incendi dal centro di ricerca spaziale brasiliana INPE. Ciò segna un aumento dell’83% rispetto al 2018 e il numero più alto mai registrato dal 2013.
Un altissimo numero di roghi da attribuire senza ombra di dubbio all’uomo e a quel governo brasiliano guidato da Bolsonaro che, anziché intervenire a protezione della foresta, incoraggia taglialegna, agricoltori, allevatori e minatori ad abbattere gli alberi e incolpa le ong.
Il post di DiCaprio
Non ci sta Leonardo DiCaprio. Da sempre in prima fila per l’ambiente, sono suoi la condivisione di un post della Rainforest Alliance e l’appello affinché tutti, a partire dai “normali cittadini”, facciano qualcosa di realmente concreto:
“I polmoni della Terra sono in fiamme.
L’Amazzonia brasiliana, che ospita 1 milione di indigeni e 3 milioni di specie, brucia da più di due settimane di seguito.
Dall’inizio di quest’anno ci sono stati 74.000 incendi nell’Amazzonia brasiliana – un incredibile aumento dell’84% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (National Institute for Space Research, Brasile).
Scienziati e ambientalisti attribuiscono la causa alla deforestazione accelerata dal presidente Jair Bolsonaro, che ha lanciato un invito aperto a taglialegna e agricoltori per liberare la terra dopo l’entrata in carica a gennaio.
La più grande foresta pluviale del mondo è un elemento critico della soluzione climatica globale.
Senza l’Amazzonia, non possiamo tenere sotto controllo il riscaldamento della Terra. L’Amazzonia ha bisogno di più delle nostre preghiere”.
Il post continua a suggerire alcuni modi in cui possiamo aiutare a proteggere l’Amazzonia:
“Allora, cosa puoi fare? Come risposta alle emergenze, fai una donazione ai gruppi in prima linea che lavorano per difendere la foresta.
Prendi in considerazione l’idea di diventare un sostenitore delle iniziative forestali della comunità della Rainforest Alliance nelle foreste tropicali più vulnerabili del mondo, inclusa l’Amazzonia; questo approccio è di gran lunga la difesa più efficace contro la deforestazione e gli incendi boschivi naturali, ma richiede una collaborazione profonda e di lungo periodo tra le comunità e il settore pubblico e privato.
Rimani aggiornato su questa storia e continua a condividere post, taggare agenzie di stampa e influencer.
Diventa un consumatore consapevole, avendo cura di supportare le aziende impegnate in catene di approvvigionamento responsabili. Elimina o riduci il consumo di carne bovina; l’allevamento del bestiame è uno dei principali fattori di deforestazione dell’Amazzonia.
Quando arriverà il momento delle elezioni, VOTA i leader che comprendono l’urgenza della nostra crisi climatica e sono disposti a intraprendere azioni coraggiose, compresa una governance forte e una politica lungimirante“.
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Le aree interessate
Le immagini satellitari mostrano gli incendi negli stati brasiliani di Amazonas, Rondonia, Para e Mato Grosso. Lo stato di Amazonas è il più colpito, ma gli effetti dei danni all’Amazzonia vanno ben oltre il Brasile e i suoi vicini. La foresta pluviale genera oltre il 20% dell’ossigeno nel mondo e il 10% della biodiversità conosciuta nel mondo.
Non è un caso che l’Amazzonia sia indicata come “il polmone del Pianeta” e il suo è un ruolo fondamentale nella regolazione del clima. Il mondo cambierebbe drasticamente se la foresta pluviale dovesse scomparire, incidendo su tutto, dalle fattorie all’acqua potabile.
L’Organizzazione meteorologica mondiale, il “braccio” meteorologico delle Nazioni Unite, ha twittato giovedì sugli incendi.
#AmazonRainforest fires seen from space 🛰
The smoke has spread across several Brazilian states,this @NASA image shows
Fires release pollutants including particulate matter & toxic gases such as carbon monoxide,nitrogen oxides &non-methane organic compounds into the atmosphere pic.twitter.com/VmuWlhH88r
— World Meteorological Organization (@WMO) August 22, 2019
“Gli incendi rilasciano inquinanti tra cui particolato e gas tossici come monossido di carbonio, ossidi di azoto e composti organici non metanici nell’atmosfera”.
Non c’è più tempo, non lo ha la foresta Amazzonica e non lo abbiamo più noi. Reagiamo a questo disastro ambientale!
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