Alpi Giulie e area del Po Grande proclamate Riserve della Biosfera dall’Unesco

Alpi Giulie e area del Po Grande incluse tra le riserve della biosfera Unesco

Le Alpi Giulie e la zona Po Grande sono state inserite tra le Riserve della biosfera da parte del Consiglio Internazionale del programma Man and Biosphere dell’Unesco.

Il programma ha l’obiettivo di proteggere gli ecosistemi migliorando migliorare la relazione tra uomo e ambiente.

Le Riserve della biosfera comprendono ecosistemi in cui l’interazione tra persone e ambiente è equilibrata e porta a uno sviluppo sostenibile che protegge la biodiversità.

Alpi Giulie e area del Po Grande: due esempi di sviluppo sostenibile

Le Alpi Giulie e l’area del Po Grande sono entrate a far parte delle Riserve della biosfera dell’Unesco.

Le Riserve della Biosfera comprendono ecosistemi in cui vengono promosse la cooperazione scientifica, la ricerca e la sostenibilità ambientale, grazie alla collaborazione tra istituzioni e comunità locali.

Le Riserve della Biosfera rientrano nel programma Man and Biosphere dell’Unesco e rappresentano esempi di interazioni equilibrate tra sistema sociale e sistema ecologico, che portano a uno sviluppo sostenibile.

Le Alpi Giulie si trovano all’incrocio tra tre zone geografiche e culturali differenti e questo ha portato a un arricchimento del territorio sia dal punto di vista della la biodiversità sia per quanto riguarda le tradizioni popolari. L’Unesco ha riconosciuto questa peculiarità legata alla collocazione delle Alpi Giulie, proclamandola Riserva della Biosfera.

L’altro sito italiano entrato a far parte dell Riserve della biosfera Unesco è l’area mediana del Po, una zona che include Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, toccando otto province e 85 comuni.

Le amministrazioni di questo territorio hanno condiviso gli obiettivi del programma Man and Biosphere in merito a conservazione della biodiversità, sviluppo sostenibile ed educazione ambientale.

L’area è stata inclusa tra le Riserve della Biosfera per un nuovo progetto relativo alla gestione integrata dell’acqua.

In Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha dichiarato che:

“Si tratta di un riconoscimento molto importante per il nostro patrimonio naturalistico. Salgono così a 19 i territori italiani iscritti nelle riserve Mab dell’Unesco quali luoghi unici in cui si concilia lo sviluppo e la tutela della natura e in cui il rapporto tra uomo e ambiente è esemplare”.
“Crediamo fortemente nel Programma Mab dell’Unesco e anche per questo abbiamo lanciato, un anno fa, in tale contesto, l’iniziativa dei ‘caschi verdi per l’ambiente’, un ‘esercito’ di esperti mondiali che aiuterà i patrimoni naturalistici Unesco ad attuare e implementare le politiche di sostenibilità”.

L’uomo e la biosfera, cosè il progetto Man and the Biosphere

Le Riserve della Biosfera sono parte del progetto Mab – Man and the Biosphere – un programma scientifico intergovernativo avviato dall’Unesco nel 1971.

L’obiettivo principale del programma Mab è quello di favorire la relazione tra uomo e ambiente, per proteggere gli ecosistemi naturali e migliorare la qualità della vita delle persone.

Utilizzando un approccio scientifico che unisce scienze naturali e sociali, economia ed educazione, il progetto Mab promuove lo sviluppo sostenibile e un rapporto equilibrato tra persone e natura a tutela della biodiversità.

Il programma include ad esempio l’identificazione dei cambiamenti che avvengono nella biosfera in seguito alle attività umane e naturali e le conseguenze di tali cambiamenti.

Il programma punta anche a promuovere lo scambio di conoscenze e l’educazione a uno sviluppo sostenibile, nell’ottica di risolvere problemi ambientali come i cambiamenti climatici.

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Tatiana Maselli

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