Alluvione in Toscane e in Liguria: il bilancio. In ginocchio Massa Carrara

Sembra passata la terribile ondata di maltempo che nel corso del weekend ha colpito gran parte del Centro-Nord mettendo in ginocchio soprattutto la Toscana e la Liguria, ancora memori dell'alluvione verificatosi esattamente un anno fa

Sembra quasi passata la terribile ondata di maltempo che nel corso del weekend ha colpito gran parte del Centro-Nord mettendo in ginocchio soprattutto la Toscana e la Liguria, ancora memori dell’alluvione verificatosi esattamente un anno fa.

La notte di sabato, nella zona di Massa Carrara temporali, esondazioni e allagamenti hanno costretto le autorità all’evacuazione di circa 200 persone. Gli allagamenti, fino a un metro e mezzo, sono stati causati dai 230 millimetri di pioggia caduti in sole 4 ore, dalle 23 di sabato alle 3 di domenica. Numerosi i torrenti esondati, dal Ricortola nel comune di Massa al Parmignola, nel comune di Carrara.

Nella Lunigiana, il maltempo inoltre ha provocato il crollo di un ponte sul torrente Aulella, a Serricciolo, nel comune di Aulla, in provincia di Massa Carrara. Ma non solo. Numerosi sono stati gli allagamenti nella provincia di Pisa, con interruzioni di energia elettrica in molte zone. Sorvegliati speciali in Versilia il lago di Massaciuccoli, canali e torrenti vicini al livello di guardia. Anche nel pistoiese, la pioggia ha provocato frane e smottamenti e l’allagamento di alcune strade.

La protezione civile aveva diramato lo stato di allerta lo scorso venerdì, e ieri la Sala operativa unificata della Protezione civile regionale toscana ha diramato un nuovo avviso di criticità elevata per il fiume Serchio. “A causa del transito della piena del fiume Serchio – si legge – che interesserà il tratto da Borgo a Mozzano alla foce, nelle prossime 6-8 ore si valuta un livello di criticità elevata nelle zone interessate dall’evento”.

Anche la Liguria ha temuto il peggio. Ma per fortuna non si è verificato il temuto alluvione. Non sono mancate però le polemiche contro il Sindaco Marco Doria, che per sabato ha predisposto la chiusura delle scuole e di alcuni esercizi. Nella zona del Fereggiano sono caduti 110 mm di pioggia nelle 24 ore. Nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri il primo cittadino ha assicurato che non si è trattato di misure eccessive: “L’allerta 2 non consentiva margini di interpretazione e per questo è scattato subito il monitoraggio della situazione. Circa il disagio anche economico che ha colpito i commercianti, in particolare nella zona del Fereggiano, l’Amministrazione non è affatto insensibile, ma – ha ribadito il Sindaco – in questo caso non ha avuto altra scelta che adottare la via prudenziale“.

Non solo Liguria e Toscana. Ad essere stati colpiti da allagamenti e frane sono stati anche Veneto e nel Lazio, mentre in Trentino Alto Adige numerose strade sono state chiuse per frane e smottamenti.

E l’inverno deve ancora cominciare. Per questo, ha detto il Ministro dell’Ambiente Clini “è necessario e urgente un programma nazionale per la sicurezza e la manutenzione del territorio, che rappresenta una misura infrastrutturale per la crescita“. E agginge: “Su proposta del presidente Monti, il Consiglio Europeo del 29 giugno ha richiesto alla Commissione Europea di individuare le azioni possibili per liberare risorse pubbliche destinate alla protezione del territorio, ‘interpretando’ i vincoli del Patto di Stabilità in modo da favorire investimenti nella prevenzione con effetti positivi sulla crescita superiori ai costi necessari per la riparazione dei danni“.

E l’UE deve dare una risposta urgente secondo Clini.

Francesca Mancuso

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