Xylella, gli ulivi del Salento sono momentaneamente salvi dagli abbattimenti. Il Tar infatti ha detto stop al Piano Silletti sulle eradicazioni degli ulivi in modo che ci sia il tempo di adeguare le misure di emergenza alle disposizioni europee dello scorso 28 aprile, che potrebbero però risultare ancora più aspre.
Xylella, gli ulivi del Salento sono momentaneamente salvi dagli abbattimenti. Il Tar infatti ha detto stop al Piano Silletti sulle eradicazioni degli ulivi in modo che ci sia il tempo di adeguare le misure di emergenza alle disposizioni europee dello scorso 28 aprile, che potrebbero però risultare ancora più aspre.
Il Tar del Lazio ha dunque ascoltato le richieste delle associazioni degli agricoltori e delle aziende vivaistiche pugliesi. Al momento la dichiarazione dello stato di emergenza per la diffusione in Puglia del batterio Xylella è sospesa.
Sono stati accolti dal Tar i ricorsi che chiedevano la sospensione della delibera del Consiglio dei Ministri che dichiarava lo stato di emergenza e del piano di intervento per contrastare la Xylella fastidiosa firmato lo scorso 16 marzo per fronteggiare il rischio sanitario.
Quanto stabilito lo scorso marzo come piano di emergenza non è ora più valido. Il Tar sembra voler dare tempo all’Italia per adeguarsi alle richieste della Commissione Europea sopraggiunte a fine aprile. Infatti la Commissione ha adottato un nuovo testo di Decisione di esecuzione sulla questione Xylella, un documento che sostituirà quanto stabilito in precedenza.
Per decisione del Tar del Lazio sono dunque al momento sospese le misure prese dal Governo e dal commissario Silletti che prevedono di abbattere gli ulivi malati o sospettati di esserlo. I nuovi piani in arrivo dalla Commissione Europea però saranno ancora più aspri: eradicazioni non solo per gli ulivi malati ma anche per le piante sane che si trovino nel raggio di 100 metri dalla pianta malata nelle zone della Puglia considerate più colpite dalla Xylella.
Secondo la Coldiretti, la sospensiva del TAR Lazio consentirà al Commissario Silletti di adeguare il Piano per l’emergenza Xylella Fastidiosa alle nuove indicazioni comunitarie e di renderlo maggiormente rispondente a novità, istanze e legittime problematiche del tessuto produttivo e dell’ambiente della Puglia.
La speranza è appunto che vi sia un ripensamento per quanto riguarda le eradicazioni degli ulivi e di altri alberi, ancor di più quando si tratta di piante sane. Il disseccamento degli ulivi potrebbe non essere dovuto alla Xylella, ma ad altre cause. In questo caso le eradicazioni sarebbero del tutto inutili.
“A prescindere dalla sospensiva del TAR, in Puglia dovremo continuare a salvaguardare il territorio” – sottolinea la Coldiretti – “portando a termine le buone pratiche sia nelle aree private che pubbliche, perché sono attività che migliorano lo stato di salute di alberi e terreno. Del resto la Coldiretti ha presentato al Commissario Silletti le proposte per il controllo della ‘sputacchina’ come l’impiego di sostanze biologiche e biodinamiche, e di reti anti-insetto per salvare alberi e piante”.
Secondo la Coldiretti, infine, è urgente a questo punto incontrare nuovamente il Commissario per ridisegnare il Piano con la coalizione #pattoperilterritorio, costituita da Coldiretti Puglia, Associazione Frantoiani Pugliesi, organizzazioni di produttori aderenti ad Unaprol, PugliaOlive, CoopOlio Salento, Olivicoltori di Puglia, Ajprol Taranto, Consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Legambiente Puglia, Terranostra, CIBI Consorzio Italiano per il Biologico, AproBio Puglia, Consorzio Puglia Natura, Codacons, Confconsumatori e Adoc Puglia, che ha avviato il percorso per trasformare il Salento in un ‘Laboratorio a cielo aperto’. Le eradicazioni sono davvero necessarie per ‘salvare’ gli ulivi del Salento?
Marta Albè
Fonte foto: ansa.it
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