Il WWF vuole fermare gli abbattimenti degli ulivi sani in Salento e per questo ha deciso di fare ricorso al Tar del Lazio, che da tempo si sta occupando della vicenda Xylella. Il piano Silletti contro la Xylella fastidiosa prevede infatti l’abbattimento degli ulivi sani nel raggio di 100 metri dagli ulivi malati.
Il WWF vuole fermare gli abbattimenti degli ulivi sani in Salento e per questo ha deciso di presentare un ricorso al Tar del Lazio, che da tempo si sta occupando della vicenda Xylella. Il piano Silletti contro la Xylella fastidiosa prevede infatti l’abbattimento degli ulivi sani presenti nel raggio di 100 metri dagli ulivi malati.
Un provvedimento che va ad eliminare ingiustamente anche le piante che non sono state colpite dalla Xylella fastidiosa. Il presidente del WWF, Donatella Bianchi, chiede che gli abbattimenti vengano sospesi in attesa di maggiore chiarezza.
A suo parere, infatti, il provvedimento di estirpazione appare di dubbio fondamento dal punto di vista giuridico. Gli ulivi del Salento sono già a rischio a causa della Xylella, perché dunque abbattere anche le piante sane oltre agli ulivi malati?
Non basta pensare che l’abbattimento delle piante sane avvenga a scopo preventivo. Infatti nessuno può provare che una pianta sana abbattuta per arginare la diffusione della Xylella si sarebbe successivamente ammalata.
Il timore e che gli abbattimenti delle piante sane possano decimare gli ulivi del Salento ancor di più rispetto alla Xylella stessa. Secondo WWF Italia, infatti, a tutt’oggi non ci sono prove che abbattere gli alberi sani nel raggio di 100 metri dai focolai d’infezione serva a fermare la Xylella.
Secondo il WWF, il caso Xylella è stato affrontato in modo drastico, secondo un approccio che non corrisponde ala visione che l’associazione ha verso gli equilibri naturali, che vanno salvaguardati ad ogni costo.
“Non appare utile abbattere gli ulivi sani e la nostra è anche una battaglia di buon senso e cautela, la ricerca sta andando avanti, bisogna soluzioni alternative praticabili e il provvedimento così com’è appare privo di basi scientifiche. E siamo contenti del fatto che a livello nazionale e internazionale ci sia stata condivisione di questa importante battaglia territoriale” – ha affermato Nicolò Carnimeo, delegato regionale Puglia del Wwf.
Il WWF ricorda che persino la direttiva della Commissione Europea non parla di abbattimento degli alberi sani. La Commissione Europea aveva ordinato di abbattere tutti gli ulivi infetti ma non aveva fatto riferimento alle piante sane. Dunque perché si è deciso di eliminare le piante non infette? Un provvedimento nazionale o locale, secondo il WWF, non può assolutamente oltrepassare una deliberazione comunitaria.
Dunque la richiesta al Tar del Lazio è che si pronunci con la speranza che viste le argomentazioni di interesse europeo ci sia un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia UE per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Salento.
Infine, è necessario trovare un modo per arginare l’epidemia che consenta di salvaguardare la biodiversità. Il WWF propone dunque una linea mediana di approfondimento e prudenza, basata tra l’altro su un documento di studio redatto dal gruppo di ricerca Law and Agriecology presso l’Università del Salento.
Il Tar del Lazio salverà gli ulivi sani dagli abbattimenti?
Marta Albè
Fonte foto: Look
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