I 28mila euro raccolti dal titolare di Cascina Savino grazie a un crodwfunding (divenuto oggetto di polemiche) non verranno trattenuti dall'azienda. "Manderemo i bulbi nelle scuole italiane per creare un grande campo diffuso. - annuncia il floricoltore - Siamo convinti che l’agricoltura cura e la bellezza possa educare le nuove generazioni al rispetto della Madre Terra"
Ricordate la vicenda dei tulipani della Cascina Savino andati distrutti a causa della grandine? La scorsa settimana era diventato virale il filmato del floricoltore pugliese che mostrava in lacrime la devastazione provocata dall’evento atmosferico nella sua azienda di Manfredonia (Foggia).
“Sta grandinando, i tulipani non ci sono più. È finita, è finita, è finita. I tulipani non ci sono più” aveva fatto sapere Giuseppe Savino, con le lacrime agli occhi, a quanti lo seguivano. E nel giro di poo quelle immagini hanno fatto il giro dei social, spingendo tantissime persone ad attivarsi per aiutare lui e la sua famiglia. Di fronte a quella grande ondata di solidarietà, Savino aveva poi deciso di avviare un crowdfunding sulla piattaforma online GoFoundme.
Nel pianto e nello sconforto ho continuato a leggere i messaggi che arrivano da ciascuna/o di voi e il bene che si è…
Posted by Cascina Savino on Monday, March 27, 2023
Se da un lato tantissimi lo hanno sostenuto, esprimendo tutta la loro vicinanza, non sono mancate le critiche. A scagliarsi apertamente contro il floricoltore la giornalista e opinionista Selvaggia Lucarelli, che aveva sollevato una serie di perplessità riguardo alla storia e fatto notare che già nel 2021 Savino aveva raccolto dei fondi per i suoi tulipani danneggiati.
È partita la gara a donare e per ragioni come al solito incomprensibili non solo non ci si informa prima sulla reale necessità (chi dice che hanno bisogno di soldi? Chi ha quantificato il danno?), ma si supera la cifra prestabilita e si va avanti a raccogliere soldi a caso – prosegue la giornalista – Se per due anni su tre i tulipani vengono distrutti dal maltempo, forse bisognerebbe valutare l’idea di una serra boh, o di un’assicurazione. E poi il buon Savino attinge da fondi ministeriali/regionali o fa tutto da solo? Questa è la sua unica attività? Ecco, a me piacciono le storie romatiche con lacrime e fiori, però l’empatia disinformata è peggio della grandine.
A spegnere queste polemiche ci ha pensato un paio di giorni fa lo stesso titolare dell’azienda. Ebbene, i 28mila euro raccolti non saranno trattenuti dalla Cascina Savino, ma usati per invare dei bulbi di tulipani nelle scuole di tutta Italia.
I nostri campi non sono di produzione, ma campi di relazione – spiega Giuseppe Savino in un nuovo filmato – Ci hanno detto che vogliamo azzerare il rischio d’impresa: no, noi vogliamo fare un’impresa in un territorio dove chi fa viene ostacolato. L’impresa è di non trattenere nulla per noi e far diventare tutto dono. Il senso di quel pianto era questo: io non sto perdendo un prodotto, sto perdendo delle persone che possono venire a gioire della bellezza del creato. Vogliamo far diventare questo qualcosa di grande.
La solidarietà che abbiamo ricevuto è andata oltre quello che avremmo potuto immaginare. Abbiamo quindi deciso di seminare un campo ancora più grande di quello che avremmo potuto ospitare. Sarà un campo diffuso distribuito in tutta Italia che coinvolgerà 20.000 studenti. Siamo convinti che l’agricoltura cura e la bellezza possa educare le nuove generazioni al rispetto della Madre Terra. #tulipanidipuglia #agricolturadellerelazioni #agricolturadellabellezza
Posted by Cascina Savino on Friday, March 31, 2023
Ecco di quei soldi non tratterremo nulla e moltiplicheremo tutto. L’idea è questa: piantare un campo di tulipani nei cuori delle persone, concretamente mandare un tulipano ad ogni bambino, ad ogni scuola, facendo il campo più grande del mondo di tulipani. I tulipani arriveranno nella scuole. I bambini saranno felici di fare l’unboxing con gli insegnanti e li coltiveranno insieme nel proprio orto o nel proprio giardino. E documenteremo tutto quello che si moltiplica.
Alla fine del video, Savino consegna un ultimo messaggio di speranza, rispondendo anche alla critiche che lo hanno travolto:
Ci hanno detto che i tulipani non possono nascere in Puglia o in Italia: ecco risponderanno i bambini. I tulipani possono nascere ovunque ci sia amore nelle cose che si fanno. È vero, è arrivato il fango, ma noi abbiamo i semi.
L’iniziativa che vede protagonisti i bambini delle scuole è stata accolta con grande entusiasmo da tanti utenti.
Il territorio foggiano ha tanto bisogno di persone come lei. – commenta qualcuno – La cura è fondamentale in ogni campo e voi ne avete da vendere, il suo è un grande messaggio d’amore.
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Fonte: Cascina Savino
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