“Così sarà impossibile tracciare gli Ogm ed evitare contaminazioni”. L’allarme per il biologico

Le associazioni del settore biologico scrivono al ministro Patuanelli per chiedere maggiori tutele per evitare le contaminazione con gli Ogm

Il biologico è un settore in crescita nel nostro Paese, ma in quanto a tracciabilità e tutele siamo ancora troppo indietro e si fa sempre più concreto il pericolo di una contaminazione con gli Ogm. Infatti, la Commissione europea sta spingendo a favore della necessità di adottare una nuova legislazione per le cosiddette NGT (Nuove Tecniche Genomiche) e l’esclusione di questa ultime dal quadro giuridico esistente, che si applica agli Ogm per l’agricoltura e il cibo, potrebbe mettere a rischio i sistemi biologici. Questo perché renderebbe impossibile tracciare gli Ogm lungo la catena alimentare ed evitare contaminazioni che, oltre a causare perdite economiche, non consentirebbero di soddisfare gli standard di qualità biologica e le aspettative dei consumatori.

Sono queste le principali preoccupazioni avanzate dalle associazioni del mondo del bio, che hanno indirizzato una lettera al ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli in vista dell’apertura del Consiglio Agricoltura e Pesca che si è tenuto la scorsa settimana. AIAB, FederBio, AssoBio e l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica evidenziano la necessità di un’esplicita protezione del settore biologico, in particolare le eccellenze del Made in Italy nel contesto europeo.

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Le richieste delle associazioni del settore Bio 

L’affermazione secondo cui le NGT (Nuove Tecniche Genomiche) contribuirebbero agli obiettivi del Green Deal e F2F – scrivono le associazioni – si basa su ipotesi relative a colture che potrebbero essere sviluppate in futuro e non su quelle (poche) pronte per il mercato o in fase di applicazione. Inoltre, realizzate solo con un adattamento della legislazione che non risulta fondata. La legislazione esistente a livello europeo, infatti, non vieta gli OGM e consente la commercializzazione dei prodotti delle NGT se queste superano la valutazione del rischio, lasciando al mercato il giudizio sull’utilità o meno di questi prodotti. La Corte di Giustizia Europea si è già pronunciata su tale regolamentazione affermando che il quadro giuridico sugli OGM è idoneo a disciplinare anche le Nuove Tecniche Genomiche per una rigorosa valutazione del rischio e per garantire tracciabilità ed etichettatura a tutela del consumatore e delle produzioni bio.

Secondo le associazioni AIAB, FederBio, AssoBio e l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, il documento presentato al Consiglio Agricoltura e Pesca, mancherebbe di un approccio pragmatico ed efficace in merito alla tracciabilità e all’individuazione. 

Nello specifico, AIAB, FederBio, AssoBio e l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica non condividono le ipotesi su cui la Commissione basa la sua argomentazione a favore della necessità di una nuova legislazione per le NGT e ritengono che le questioni cruciali riguardanti la tracciabilità e l’etichettatura non vengano affrontate in maniera sufficientemente adeguata. 

Ci auguriamo – concludono le associazioni – che il ministro Patuanelli, che ha senz’altro a cuore la qualità che ha sempre contraddistinto i prodotti biologici italiani, possa fare un intervento a favore di una loro maggiore tutela

Fonte: FederBio

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