Terra dei fuochi: contaminato solo il 2% del territorio. Stop alla vendita dei prodotti delle aree a rischio

Terra dei fuochi: solo il 2% di questo martoriato territorio della Campania pone preoccupazioni

Terra dei fuochi: solo il 2% di questo martoriato territorio della Campania ha ragione di destare preoccupazioni. È il dato che emerge dall’indagine condotta dal ministero delle Politiche agricole, che ha messo a punto una mappatura dei terreni disposta in seguito all’approvazione del Dl 136/2013 per fronteggiare l’emergenza ambientale campana.

Detto in cifre, secondo il decreto interministeriale, su un totale di 1.076 km quadrati di terreni mappati in 57 comuni, le aree ritenute sospette rappresentano appena il 2%, per un totale di (solo?!) 21,5 km quadrati. Di questi, poco più di 9 km quadrati sono destinati al comparto agricolo con queste classi di rischio:

Classe 1 solo rifiuti superficiali
Classe 2 solo scavi e movimenti terra
Classe 3 sequenza di scavi / movimenti terra e ricoprimenti
Classe 4 sequenza di scavi / movimenti terra e ricoprimenti con rifiuti superficiali
Classe 5 sequenza di scavi / movimenti terra e ricoprimenti con rifiuti superficiali + incendi
Classe 6 cambio anomalo di uso del suolo

LA CATENA AGRO-ALIMENTARE – Con l’indagine, sono stati individuati 51 siti per i quali risulta necessario prioritariamente proporre misure di salvaguardia per garantire la sicurezza delle produzione agroalimentare, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo.

“Tutelare la salute dei cittadini, garantire le imprese che operano sul territorio e salvaguardare l’ambiente. Con la firma di questo decreto vogliamo raggiungere – ha spiegato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina – questi obiettivi attraverso un percorso condiviso perché l’operazione che vogliamo portare avanti nella Terra dei fuochi è impegnativa e richiede il contributo di tutti per creare dei veri presidi di legalità”.

Le indagini svolte nella Terra dei fuochi, che così sono a firma non solo del Ministro Martina, ma anche del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, hanno portato anche alla creazione di un modello scientifico che comprende la classificazione delle classi di vulnerabilità dei suoli relativamente alla qualità delle produzioni agricole:

CLASSE A – idoneo alle produzioni alimentari
CLASSE B – limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni
CLASSE C – idoneo ad altre produzioni non alimentari
CLASSE D – divieto di produzioni agricole

Terra-dei-fuochi

Entro novanta giorni dall’approvazione del decreto interministeriale, le indagini – che verranno svolte partendo dai terreni qualificati nella classe di rischio 5 fino alla classe 2 – dovranno anche rilevare i terreni “no food”, quelli cioè interdetti da produzione alimentare, i terreni destinati solo a colture diverse e quelli indirizzati solo a determinate produzioni agroalimentari.

“Da subito bloccheremo la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni dei 51 siti che sono stati classificati a rischio”, dichiara il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Grazie ai risultati della mappatura dei siti “abbiamo individuato le aree su cui dobbiamo intervenire”.

In pratica, d’ora in poi, l’immissione sul mercato delle singole colture è consentita a condizione che le colture siano state già oggetto di controlli ufficiali con esito favorevole negli ultimi 12 mesi o che siano state effettuate indagini, su richiesta e con spese a carico dell’operatore, dall’Autorità competente, con esito analitico favorevole.

LA SALUTE DEI CITTADINI – “Dare certezza agli abitanti della Campania sulle loro condizioni di salute e sugli alimenti che mangiano ma anche non scoraggiare l’uso di prodotti campani, una gamma di altissima qualità e valore per l’Italia e per l’Italia nel mondo”, è l’obiettivo cui mira il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Abbiamo aperto il sipario con l’obiettivo non di parlare dei problemi, ma di risolverli”, ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin rivendicando il lavoro del governo sul tema della Terra dei fuochi. Lorenzin ha ricordato che è “già stato approvato uno screening di massa su questi territori per dare sicurezza alla popolazione con 50 milioni di euro stanziati”.

Insomma, l’esecutivo sta “affrontando a tutto tondo il tema della salute di quella popolazione” senza però voler “scoraggiare l’uso dei prodotti campani che sono una gamma di altissima qualità e valore per l’Italia e per l’Italia nel mondo. Il sistema di sicurezza lavora in sinergia mettendo in atto un grande lavoro”.

Scarica QUI l’analisi completa (pdf)

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