Modificare geneticamente le piante di tabacco in modo che possano produrre utili per catturare gli insetti. Si tratta di uno degli esperimenti più recenti per la produzione di pesticidi alternativi ai prodotti insetticidi attualmente presenti sul mercato. In questo modo le piante si trasformano in punti di partenza per sintetizzare i feromoni di insetti come le falene, secondo gli autori di una recente ricerca svedese.
Modificare geneticamente le piante di tabacco in modo che possano produrre sostanze utili per catturare gli insetti. Si tratta di uno degli esperimenti più recenti per la produzione di pesticidi alternativi ai prodotti insetticidi attualmente presenti sul mercato. In questo modo le piante si trasformano in punti di partenza per sintetizzare composti chimici simili ai feromoni di insetti come le falene, secondo gli autori di una recente ricerca svedese.
Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Lund ed è stato pubblicato dalla rivista Nature Communications con il titolo di “A plant factory for moth pheromone production”. I feromoni vengono già ampiamente utilizzati in qualità di alternativa ecologica ai comuni pesticidi, al fine di intrappolare gli insetti. I ricercatori, attraverso i propri studi, hanno voluto portare alla luce una nuova opportunità per produrre pesticidi meno dannosi per l’ambiente e a costi contenuti.
Il loro lavoro si prepara molto probabilmente ad essere criticato in maniera aspra, in quanto l’impiego di piante di tabacco geneticamente modificate va contro le aspettative di chi vorrebbe dire addio ad ogni tipo di Ogm, oltre che a tutti i pesticidi dannosi per l’ambiente e per la salute di animali, cittadini e addetti ai lavori.
A parere degli esperti, le sostanze chimiche ricavate dal tabacco Ogm sono molto simili ai feromoni sintetici attualmente in commercio e risultano ugualmente efficaci per catturare le falene. Le foglie di tabacco sono state ottimizzate con colture di Agrobacterium, che permettono alla pianta la biosintesi di feromoni grazie ad uno speciale codice genetico.
I feromoni sintetici prodotti fino ad ora richiedono l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose per la loro produzione, ma possono anche generare sottoprodotti dannosi. Christer Löfstedt e colleghi hanno seguito un approccio alternativo. Si sono dunque occupati di isolare quattro geni chiave coinvolti nella produzione di feromoni e di verificarne il funzionamento in combinazione con le piante di tabacco.
Ne è risultata la formazione di sostanze che imitano molto da vicino i feromoni naturali prodotti da due tipologie di falena: Yponomeuta evonymella e Yponomeuta padella. Infine, gli autori mostrano che i feromoni derivati dalle piante presentano un efficacia pari a quella dei prodotti già in commercio, che risultano però maggiormente dannosi per l’ambiente. Un passo avanti nella produzione di pesticidi meno pericolosi o un tentativo di far apparire indispensabile il ricorso agli Ogm?
Marta Albè
Fonte foto: science20.com
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