È tornata dopo 2 anni di interruzione a causa della pandemia la "Marcia Stop Pesticidi", che si svolge in alcune località della provincia di Treviso per contrastare l'avanzata della monocoltura del Prosecco e l'uso di fitofarmaci, nemici della biodiversità e della salute dei residenti
In alcune località della provincia di Treviso, domenica si è svolta la “Marcia Stop Pesticidi” che dal 2017 (bloccata solo negli ultimi due anni dalla pandemia) ricorda come la produzione del Prosecco nella zona sia sempre più insostenibile.
Dietro a questa bevanda alcolica che non manca mai nei nostri aperitivi c’è infatti un risvolto che non tutti conoscono: una produzione particolarmente “pesante” per l’ambiente e la salute dei residenti della zona.
Non solo perché si utilizzano pesticidi sui vigneti ma anche perché i vigneti monopolizzano completamente il territorio e, come ormai è noto, le monocolture non sono certo amiche dell’ambiente e della biodiversità.
La Marcia Stop Pesticidi, che anche quest’anno è partita da Cison di Valmarino ed è arrivata a Follina, è stata l’occasione per ricordare che c’è una parte della popolazione che dice no alle monocolture e in particolare no ai vigneti, sia convenzionali che biologici. Entrambi, infatti, tolgono terreno utile alla biodiversità.
E le preoccupazioni per le monocolture di Prosecco sono più che mai legittime. Il Comitato Marcia Stop Pesticidi ricorda in particolare:
- la distruzione del paesaggio tradizionale con sbancamenti, disboscamenti e abbattimento di siepi, oltre che la scomparsa della tradizionale “piantata veneta”
- l’aumento del consumo di pesticidi, che è una diretta conseguenza dell’aumento della superficie utile alle vigne per la produzione del Prosecco. E tale uso di pesticidi, in terreni che spesso sono molto vicini alle abitazioni, rappresenta un pericolo per la salute dei residenti
- la perdita di biodiversità, certificata anche da studi pubblicati dalla Lipu nel Dossier Campagne Silenziose
Proprio la LIPU Vittorio Veneto in un post su Facebook scrive che:
Diciamo basta ai vigneti del prosecco, che stanno distruggendo le reti trofiche, avvelenando aria, acqua e suolo nel trevigiano. La LIPU di Vittorio Veneto è in prima linea per fare questa battaglia, prima di tutto attraverso i monitoraggi degli uccelli comuni nelle campagne, come il saltimpalo, che stanno scomparendo per colpa dei pesticidi! Noi cerchiamo, mappiamo e studiamo le specie che vivono e si riproducono negli agroecosistemi, per porre l’attenzione sulla necessità di una loro migliore tutela!
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Fonte: Marcia Stop Pesticidi / Facebook LIPU Vittorio Veneto
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