Un progetto di ricerca ha utilizzato l'aria proveniente dal sistema di ventilazione di un edificio universitario come fertilizzante per piante di mais e di spinacio coltivate sul tetto. L'esperimento ha dato ottimi risultati, migliorando la crescita delle colture negli orti urbani
Orti sui tetti dei grattacieli e colture fertilizzate grazie all’anidride carbonica. Questo il progetto della Boston University, che in un esperimento dal titolo BIG GRO ha utilizzato la CO2 fuoriuscita dalle bocchette di scarico di un edificio dell’università come fertilizzante. E i risultati sono incredibili.
In uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica Frontiers i ricercatori del polo universitario hanno descritto come il sistema di ventilazione potesse fungere da effetto fertilizzante per le piante di spinacio e di mais.
Per prima cosa i ricercatori hanno misurato le concentrazioni di anidride carbonica nelle aule e nelle prese d’aria collocate sul tetto della sede universitaria. I livelli di CO2 erano in media di 1070 e 830 parti per milione (ppm) fino a un massimo di 4470 e 1300 ppm.
Successivamente è stata monitorata la crescita delle piante di spinacio e mais posti accanto alle bocchette di scarico. Entrambe hanno beneficiato significativamente dell’anidride carbonica nei processi di fotosintesi. I risultati hanno mostrato che gli spinaci erano cresciuti ben 4 volte di più rispetto ad altre piante coltivate sullo stesso tetto e più velocemente. Anche la biomassa del mais era aumentata da 2 a 3 volte.
Volevamo verificare se all’interno degli edifici esiste una risorsa non sfruttata che potrebbe essere utilizzata per far crescere le piante nelle fattorie sui tetti. Creare condizioni più favorevoli che aumentino la crescita potrebbe aiutare a rendere gli orti sui tetti più efficaci, ha dichiarato la dottoressa Sarabeth Buckley, autrice principale dello studio.
L’esperimento ha dimostrato che l’anidride carbonica proveniente dai sistemi di ventilazione può essere utilizzata per migliorare la crescita delle colture sui tetti degli edifici in condizioni ambientali difficili e contribuire a una maggiore diffusione degli orti urbani.
In questo modo potenziamo il processo di fotosintesi delle nostre piante. Le prese d’aria di molti edifici devono comunque esaurire tutta l’aria, che viene scaricata verso l’esterno. Noi la stiamo semplicemente catturando, ha affermato il professor Nathan Phillips, docente della Boston University.
Fonte: Frontiers
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