Sbucciate sempre le mele: lavarle non basta a rimuovere i pesticidi, lo conferma questo studio

Un nuovo studio conferma che non basta il lavaggio, per quanto accurato, delle mele (o di altri frutti) per eliminare i pesticidi, è sempre meglio sbucciarle

Parliamo spesso della pericolosità dei pesticidi nell’ambiente ma anche delle loro tracce nei cibi che consumiamo ogni giorno, soprattutto frutta e verdura. Molti consumatori sono convinti che basti lavare bene le mele per eliminare ogni rischio ma, purtroppo, non è esattamente così e anche un recente studio lo conferma.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Nano Letters dell’American Chemical Society, rafforza le preoccupazioni dei consumatori sulla possibilità di trovarsi alle prese con tracce di pesticidi negli alimenti, presentando nuove prove del fatto che lavare la frutta prima di mangiarla non rimuove una serie di sostanze chimiche tossiche comunemente utilizzate in agricoltura.

I ricercatori hanno introdotto una tecnica che utilizza la spettroscopia Raman con spettroscopia di superficie (SERS) per rilevare anche bassi livelli di residui di pesticidi negli alimenti. Gli esperti hanno di fatto sviluppato un metodo di imaging ad alta tecnologia per rilevare la contaminazione da pesticidi e la sua applicazione sulla frutta (ma non solo, la tecnica è stata sperimentata anche su cetrioli, gamberetti, peperoncino in polvere e riso) rivela che le attuali pratiche di sicurezza alimentare potrebbero non essere insufficienti.

Infatti, come hanno fatto sapere gli esperti, i risultati delle immagini dimostrano che i pesticidi penetrano dallo strato della buccia fino allo strato della polpa.

Il test è stato effettuato utilizzando due fungicidi, il Carbendazim (vietato in Europa) e il Tiram, spruzzati singolarmente o insieme sulla buccia di alcune mele. Queste sono state poi sottoposte ad un lavaggio casalingo e si è visto così che entrambe le sostanze erano presenti, anche se in piccole quantità, sulla buccia ma anche sulla polpa più esterna dei frutti.

Lavare bene la buccia non ci assicura quindi l’assenza di pesticidi. La soluzione qual è? Gli autori hanno fatto sapere di aver scoperto che la contaminazione da pesticidi diminuiva quando la buccia della mela veniva rimossa insieme a parte dello strato di polpa.

Dongdong Ye, professore presso la School of Materials and Chemistry della Cina dell’Università agricola di Anhui e autore principale dello studio, ha dichiarato:

Questo studio, situato nell’ampio ambito della sicurezza alimentare, si sforza di fornire una guida sanitaria ai consumatori. Piuttosto che alimentare un’indebita apprensione, la ricerca postula che la pelatura può eliminare efficacemente quasi tutti i residui di pesticidi, in contrasto con la pratica frequentemente consigliata del lavaggio.

Dobbiamo quindi sempre sbucciare le mele, a meno che non ci assicuriamo di comprare quelle biologiche o meglio ancora non trattate.

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Fonte: Nano Letters

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