Il pesticida Roundup della Monsanto crea malformazioni gentiche. E ce lo hanno nascosto per 30 anni!

I pesticidi Roundup causerebbero difetti genetici. Ma secondo un recente rapporto, le autorità hanno stanno prendendo sotto gamba il problema

Malformazioni genetiche, legate al pesticida Roundup della Monsanto. E la UE lo sapeva. È quanto emerge dal rapporto “Roundup and birth defects: is the public being kept in the dark?”. Realizzato da un team internazionale di scienziati e pubblicato martedì 7 giugno, lo studio sembra aver messo in luce che già da anni, dal 1980, si sapesse che il glifosato, sostanza chimica su cui si basa Roundup, può provocare difetti alla nascita in animali di laboratorio.

Secondo gli esperti, dunque, anche l’Ue ne era a conoscenza ma tale notizia non è mai stata mai resa pubblica. I ricercatori, a conferma di tale rischio, hanno effettuato per mesi delle analisi e hanno scoperto che le colture geneticamente modificate su cui si usa Roundup contengono un agente patogeno che può causare aborti begli animali.

Anche uno studio indipendente svolto in precedenza dagli scienziati argentini aveva accertato che il Roundup fosse il responsabile di malformazioni in rane e pollame a concentrazioni molto minori di quelle che si possono trovare nei campi irrorati.

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Don Huber, professore emerito presso la Purdue University, ha scritto una lettera aperta al Ministro dell’Agricoltura americano Tom Vilsack, in cui ha scritto: “È ben documentato che il glifosato favorisce la patogenenesi del terreno ed è già coinvolto nell’aumento di oltre 40 malattie delle piante, ma smantella le difese delle piante dai chelanti, sostanze nutrienti vitali, e riduce la biodisponibilità dei nutrienti negli alimenti per animali, e ciò a sua volta può causare disturbi di origine animale“.

Impossibile ignorarlo ancora. Non è dello stesso avviso l’Ue. L’autorizzazione del glifosato doveva essere riesaminata nel 2012, ma la Commissione ha fatto passare in sordina una direttiva che fissa la revisione, assieme a quella di altri 38 pesticidi, al 2015.

Claire Robinson, coautore dello studio, ha spiegato: “Sembra che ci sia stata una deliberata volontà di coprire la verità da parte dell’industria chimica (spiegabile ma non giustificabile) e di chi doveva controllare (inspiegabile e ingiustificabile). Tutto ciò sulla pelle della sicurezza pubblica. Anche perché il Roundup non viene utilizzato solo in agricoltura, ma anche nel giardinaggio, nei parchi e nelle aree verdi delle scuole, grazie alla falsa informazione che sia sicuro”.

Francesca Mancuso

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