Elettroni al posto dei dannosi pesticidi. Così due istituti di elettronica organica di Dresda sostituiscono le sostanze chimiche nelle colture delle sementi. Un trattamento tecnologico e sostenibile che lo scorso anno ha ricevuto un premio per l'idea innovativa
I danni dei pesticidi non si contano ormai più. Nell’agricoltura la concia delle sementi continua tuttavia a utilizzare queste sostanze chimiche per proteggere i semi dagli agenti patogeni che, se non trattati, possono ridurre drasticamente i raccolti.
Ma soluzioni più ecologiche che non minaccino le api, l’ecosistema e la salute umana esistono e una di queste è stata brevettata dagli scienziati dell’azienda E-VITA GmbH in collaborazione con il Ceravis AG e il Fraunhofer Institute for Organic Electronics, Electron Beam and Plasma Technology di Dresda.
È da più di un decennio che gli esperti dei centri tedeschi studiano trattamenti alternativi ai fungicidi e altri pesticidi. L’obiettivo era sviluppare una tecnologia competitiva sul mercato a cui i fornitori di colture avrebbero potuto accedere senza difficoltà. E ci sono riusciti con tanto di riconoscimento del Fraunhofer Gründerpreis.
Come? Con un processo “a base di elettroni” che annienta i funghi, i virus e i batteri che si trovano sui semi delle colture senza danneggiare il suolo e l’ambiente in cui questi semi vengono piantati.
Il principio del trattamento degli elettroni viene così spiegato dall’istituto: “il seme viene bombardato con elettroni ad alta energia, uccidendo efficacemente gli organismi nocivi – l’interno del chicco del seme, inclusi l’embrione e l’endosperma, rimane completamente intatto. Il risultato è un seme pulito che non contiene sostanze pericolose, non rilascia tossine nell’ambiente e può essere seminato in condizioni di vento e in aree di protezione dell’acqua. E sì, può anche essere usato come mangime per animali”.
Il trattamento avviene all’interno di un laboratorio mobile che si sposta proprio per raggiungere i vari fornitori del paese che optano per questo procedimento ecologico e di qualità. L’impianto si trova infatti in un camion di 12 metri in grado di trattare sulle 2o tonnellate di semi all’ora.
Questa progetto rappresenta una validissima alternativa all’uso smodato dei pesticidi che, oltre ad avvelenare il nostro Pianeta, sono responsabili del decesso di circa 11mila agricoltori ogni anno secondo un nuovo scioccante report.
Nonostante i danni provocati dalla contaminazione da pesticidi siano ormai noti a tutti, continuiamo a farne un larghissimo uso in tutto il mondo come se il problema non esistesse o non ci riguardasse direttamente.
Fonte: Frauhofer
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