Vi sorprenderà scoprire qual è la pianta che si è guadagnata il titolo di più velenosa dell'anno: si tratta di un'erba aromatica molto usata in cucina
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Come ogni anno, il Giardino Botanico Wandsbek di Amburgo, in Germania, ha stilato una classifica delle piante più velenose, basandosi sulla votazione fatta dagli utenti. Proprio come era avvenuto l’anno scorso, vincitrice del titolo è un’erba aromatica molto comune che consumiamo quasi quotidianamente.
Curiosi di sapere qual è? Si tratta del prezzemolo, una delle piante più utilizzate in cucina. Ma come è possibile che l’abbiamo consumata per anni senza mai percepirne la tossicità? Il motivo è molto semplice: la pianta è velenosa solo quando è in fiore.
La pianta più velenosa per il 2023
Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta biennale: questo vuol dire che la sua crescita completa si distribuisce nell’arco di due anni. Nel primo anno dopo la semina, il prezzemolo germina e diventa un’erba aromatica preziosa in cucina.
Nel secondo anno, invece, la pianta inizia a produrre i fiori che diventano semi e che contengono olio di prezzemolo. È proprio questo ad essere pericoloso in quanto ricco di apiolo, una sostanza dagli effetti molto negativi sulle fibre muscolari lisce della vescica, dell’intestino e soprattutto dell’utero.
Non è un caso che in epoche antiche, l’olio di prezzemolo venisse utilizzato per provocare l’aborto. Ma non è questo l’unico rischio connesso all’apiolo: questa sostanza può portare anche a reazioni allergiche e danneggiare fegato e reni, se assunta in dosi elevate.
Leggi anche: Prezzemolo: proprietà, usi e controindicazioni
Le 5 piante più velenose del 2023
- prezzemolo (Petroselinum crispum), con 703 voti (29,5%)
- pleandro (Nerio oleandro) con 556 voti (23,3%)
- papavero (Papavero rhoeas) con 376 voti (15,8%)
- tulipano (Tulipano sp.) con 375 voti (15,7%)
- albero dell’aceto (Rhus tifina) con 375 voti (15,7%)
La vincitrice del 2022
Anche la pianta eletta l’anno scorso come pianta più velenosa sorprende, poiché molto consumata e amata da grandi e piccini: stiamo parlando della pianta di patata. In questo caso, la tossicità del tubero è connessa all’eccesso di una tossina nota come solanina, presente nelle patate verdi o con germogli.
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Fonte: Giardino Botanico Wandsbek
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