L'azienda avrebbe ingannato i consumatori dicendo che il succo d'arancia è completamente sano e naturale. In realtà nella bevanda è stata trovata una contaminazione da PFAS tossici
Nuova azione legale collettiva negli Stati Uniti contro Coca cola e il suo marchio Simply Orange Juice. L’azienda avrebbe ingannato i consumatori dicendo che il succo d’arancia è completamente sano e naturale. In realtà nella bevanda è stata trovata una contaminazione da PFAS tossici di livello superiore ai limiti indicativi per l’acqua potabile di ‘centinaia di volte’.
Abbiamo parlato tante volte dei PFAS o sostanze perfluoroalchiliche, ovvero un gruppo di oltre 12mila sostanze chimiche diverse, alcune delle quali sono già vietate o fortemente soggette a restrizioni. I produttori li usano spesso in pentole antiaderenti, imballaggi per alimenti, repellenti per macchie, rivestimenti e schiume antincendio.
Le sostanze chimiche in PFAS sono quasi impossibili da distruggere e possono contaminare qualsiasi cosa, dall’acqua potabile al cibo e ai prodotti per la cura personale. Sono resistenti all’acqua e al calore, non a caso sono chiamati ‘prodotti chimici per sempre’, non si degradano e sono collegati a cancro, complicazioni fetali, malattie del fegato, malattie renali, malattie autoimmuni.
L’acqua è considerata la principale via di contaminazione, ma i ricercatori hanno recentemente scoperto che il cibo rappresenta un rischio maggiore di quanto si pensasse in precedenza. Tuttavia, la Food and Drug Administration (FDA) finora ha intrapreso ben poche azioni per affrontare la contaminazione alimentare.
Adesso sul banco degli imputati c’è il succo d’arancia di Simply Orange Juice, dove i cittadini chiedono un risarcimento monetario e di adottare misure appropriate contro il marchio di proprietà di Coca cola.
Tutto parte da una serie di affermazioni visibili sulle confezioni e marchio Simply dove si legge “semplicemente naturale” e “niente da nascondere” e che i prodotti sono fatti con “tutti gli ingredienti naturali”. Il problema è che le analisi dimostrano il contrario.
In realtà, i test hanno rivelato che il prodotto contiene PFAS, una categoria di sostanze chimiche sintetiche che, per definizione, non sono naturali, afferma la denuncia.
L’etichettatura fa parte di una campagna di marketing di Simply che vuole ottenere la fiducia dei consumatori con frasi accattivanti. Il marketing di Simply, continua la denuncia, “è intenzionalmente studiato per pilotare le vendite e aumentare i profitti rivolgendosi a consumatori attenti alla salute”.
La causa spiega nel dettaglio che i test hanno rilevato PFOA e PFOS, due dei composti più pericolosi, che sono stati utilizzati per decenni prima di essere in gran parte eliminati negli Stati Uniti, ma che continuano a contaminare l’ambiente.
L’Environmental Protection Agency (EPA) l’anno scorso ha scoperto che praticamente nessuna esposizione ai due composti nell’acqua potabile è sicura. La denuncia non fornisce risultati di test specifici, ma ha affermato che i test hanno rilevato livelli di PFOA e PFOS “centinaia di volte” superiori a quelli che l’EPA considera sicuri per l’acqua potabile. Negli Stati Uniti, comunque, non esistono limiti per i PFAS nel succo d’arancia o in altri prodotti alimentari.
Non è chiaro come o perché i PFAS siano presenti in Simply Orange, forse le sostanze hanno contaminare l’acqua che viene miscelata con il succo, la frutta o sono nella confezione. Indipendentemente da ciò, le sostanze chimiche sintetiche si trovano in un prodotto che afferma di esserne esente.
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Fonte: The Guardian
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