Un recente rapporto del Pesticide Action Network Europe (PAN) ha rivelato la presenza diffusa di PFAS, notoriamente persistenti, nei pesticidi. Nonostante le preoccupazioni ambientali e per la salute umana, il regolamento attuale sui pesticidi in Europa non affronta adeguatamente il rischio derivante dall'uso di questi principi attivi
La presenza di Pfas (sostanze per- e polifluoroalchiliche) nell’ambiente, nell’acqua, nel cibo, ecc. è motivo di grande preoccupazione per la salute pubblica. Ora un’indagine congiunta, condotta dalle ONG Générations Futures e Pesticide Action Network (PAN) Europe, ha portato alla luce un aspetto poco noto della questione: la diffusione di alcuni Pfas utilizzati come ingredienti attivi nei pesticidi.
Ciò concretamente significa che queste sostanze pericolose, note negli Usa come forever chemicals, ovvero sostanze chimiche eterne per la loro persistenza nell’ambiente, vengono ancora utilizzate volontariamente nella formulazione di alcuni pesticidi.
Proprio il fatto che siano persistenti nell’ambiente e pericolosi, ha fatto sì che l’Unione Europea proponesse dei limiti e una graduale eliminazione dei Pfas. Eppure, denunciano le associazioni, i pesticidi sono stati curiosamente esclusi da questa proposta normativa con la “scusa” che tali sostanze sono già coperte e sufficientemente tenute a bada dal regolamento sui pesticidi.
Si tratta però di ingredienti, ampiamente utilizzati in agricoltura, che sono chiaramente identificati come molecole dannose per la salute e l’ambiente e per le quali non si dovrebbero fare in nessun caso eccezioni.
I risultati dell’indagine
Molti ignorano che i principi attivi dei pesticidi possono essere Pfas o che i prodotti formulati con pesticidi possono contenere tali sostanze. Il nuovo rapporto di Pan Europe esamina nel dettaglio proprio l’entità di questo problema.
I Pfas vengono impiegati come principi attivi per migliorare la stabilità dei pesticidi, prolungandone l’efficacia nel tempo. A differenza dell’inquinamento da Pfas, derivante da perdite industriali attraverso emissioni atmosferiche o scarichi d’acqua, i pesticidi con Pfas vengono ampiamente utilizzati e deliberatamente spruzzati direttamente nell’ambiente.
In Europa, attualmente, 37 sostanze attive sono approvate per l’uso nei pesticidi e sono classificate come Pfas, rappresentando il 12% di tutte le sostanze sintetiche approvate.
A seguire l’elenco di queste sostanze.
Il rapporto analizza in particolare la situazione della Francia, dove sono attualmente autorizzate 30 sostanze attive contenenti Pfas, corrispondenti al 13% di tutte le sostanze sintetiche autorizzate. Le vendite di tali sostanze sono più che triplicate dal 2008 e, nel solo 2021, in Francia sono state vendute 2.332 tonnellate pesticidi con Pfas.
Perché queste sostanze sono una minaccia? Analizzando i dossier di autorizzazione dei 10 Pfas più diffusi in Francia, emerge che la maggior parte di questi composti è persistente nell’ambiente o dà origine a metaboliti persistenti come l’acido trifluoroacetico (TFA). Ciò comporta un rischio significativo di accumulo di queste sostanze chimiche nell’ambiente, a causa del loro utilizzo ripetuto in agricoltura. Oltre alla loro persistenza, queste sostanze mostrano altre proprietà tossiche che destano preoccupazioni per il loro impatto sull’ambiente e/o sulla salute umana. Per molte di esse, le autorità sanitarie hanno individuato rischi inaccettabili.
Come già dicevamo, nonostante l’Europa voglia ridurre i Pfas, quelli contenuti nei pesticidi sembrano essere intoccabili. Ma come scrive Pan Europe:
Secondo il Regolamento sui Pesticidi, i pesticidi autorizzati nell’UE non dovrebbero causare effetti nocivi per l’uomo né effetti inaccettabili sull’ambiente. Tuttavia come rivela il nostro rapporto, il Regolamento non viene attuato nella pratica e pesticidi dannosi come i PFAS continuano ad essere approvati per l’uso nella produzione dei nostri alimenti. La valutazione effettuata dalle autorità sanitarie presenta numerose lacune e ha consentito di autorizzare queste sostanze estremamente problematiche:
- La persistenza da sola non è considerata una proprietà sufficientemente preoccupante da vietare i pesticidi
- Le proprietà tossiche dei metaboliti PFAS non sono state valutate in modo approfondito.
- Le proprietà di interferenza endocrina dei PFAS sono scarsamente valutate
- Gli effetti cocktail non vengono valutati, anche se i prodotti commercializzati contengono talvolta più principi attivi PFAS
E non è ancora tutto, gli esperti sottolineano una gestione inadeguata del rischio da parte delle autorità sanitarie pubbliche:
- I PFAS vengono sistematicamente approvati o la loro approvazione viene estesa anche quando le autorità sanitarie hanno identificato rischi inaccettabili (“aree di criticità”) o la valutazione del rischio non è stata completata (lacune nei dati)
- Le sostanze attive dei pesticidi PFAS considerate “candidate alla sostituzione” non vengono effettivamente sostituite e continuano ad essere utilizzate
- L’autorizzazione per il pesticida PFAS più utilizzato, il Flufenacet, una fonte diretta di TFA nell’acqua, ad esempio è stata prorogata otto volte in attesa dei risultati della rivalutazione
- Mancata applicazione del principio di precauzione
È evidente come sia necessaria un’azione immediata per farli bandire.
Come ha dichiarato Salomé Roynel, responsabile delle politiche presso PAN Europe:
È urgente vietare questa fonte di inquinamento da PFAS. Questi pesticidi dovrebbero essere inclusi nella restrizione PFAS attualmente in preparazione a livello europeo. Ciò richiederà tempo, quindi abbiamo bisogno immediatamente di una migliore attuazione del regolamento sui pesticidi. Proponiamo di applicare subito il principio di precauzione richiesto dalla legge e di vietare tutti i pesticidi PFAS.
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Fonte: Pan Europe
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