Sequestrate in Europa oltre 1000 tonnellate di pesticidi illegali che avvelenano le nostre tavole e l’ambiente

Sono 1150 le tonnellate di pesticidi sequestrate con la nuova operazione Silver Axe coordinata dall'Europol, che ogni anno si occupa di stanare e bloccare il commercio illegale di pesticidi

Nell’ambito dell’operazione Silver Axe VII, coordinata dall’Europol e che ha coinvolto le forze dell’ordine di 31 Paesi (25 Stati membri dell’UE, tra cui l’Italia e sei Paesi terzi), sono state sequestrate più di 1000 tonnellate di pesticidi illegali e individuata una fabbrica in cui avvenivano le contraffazioni dei fitofarmaci.

Ogni anno l’operazione Silver Axe di Europol si propone proprio di bloccare la produzione e il commercio di pesticidi illegali che putroppo, come mostra anche questa settima edizione dell’indagine, continuano ad essere numerosi in Europa. Si tratta di prodotti economici ma molto “costosi” e pericolosi per la salute delle persone e dell’ambiente.

Anche stavolta, le attività operative si sono concentrate principalmente su porti, aeroporti e altri punti di ingresso in cui è possibile individuare l’importazione ma anche l’esportazione di pesticidi contraffatti. Sono state eseguite però anche indagini su negozi online che forniscono un indirizzo fisico per il ritiro dei prodotti acquistati.

Nel 2022 l’operazione ha portato, oltre che al sequesto di 1150 tonnellate di pesticidi illegali, a 10 arresti.

Una situazione che non è affatto in miglioramento, dato che il numero di pesticidi sequestrati è molto simile a quello dell’operazione dello scorso anno. Anzi, come si legge nel comunicato dell’Europol in merito:

Durante Silver Axe VII, le autorità hanno rilevato un aumento del traffico illegale di pesticidi nel sud dell’Europa e nell’area del Mar Nero. Il numero di casi di pesticidi illegali, provenienti dalla Turchia, è aumentato notevolmente durante Silver Axe VII. Tuttavia, la Cina rimane il paese di origine numero uno. Aumentano anche i sequestri di spedizioni minori (fino a 10 litri/chilogrammi). Il traffico di questi piccoli invii è aumentato nel corso degli anni.

A crescere, sottolinea l’indagine, è anche la contraffazione di marche di pesticidi di uso comune. Non si tratta solo di immettere o produrre pesticidi illegali, dunque, ma anche di falsificare quelli di marche note. L’Europol specifica infatti che tra i vari modus operandi utilizzati vi è:

  • l’importazione di prodotti quasi ultimati in contenitori simili a noti marchi che, una volta giunti a destinazione, vengono etichettati e finiscono sul mercato nero
  • l’importazione illegale di ingredienti per la produzione di pesticidi

Ma c’è un ulteriore modus operandi che si sta affermando sempre di più e che sfrutta il passaggio dei prodotti da uno Stato Ue ad un altro:

Un prodotto fitosanitario autorizzato in uno Stato membro (Stato membro di origine) può, previa concessione di un’autorizzazione al commercio parallelo, essere introdotto, immesso sul mercato o utilizzato in un altro Stato membro. Alcuni criminali abusano di questo sistema introducendo prodotti fitosanitari illegalmente prodotti in uno Stato membro, sostenendo fraudolentemente di essere già stati approvati in un altro Stato membro ed eliminando così la necessità di ulteriori autorizzazioni.

Tali pesticidi sono pericolosi per la salute delle persone ma anche per la sopravvivenza delle api. Come ha dichiarato Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol:

Nonostante il loro prezzo basso, i fitofarmaci non autorizzati hanno un costo molto alto sia per l’ambiente che per la salute pubblica, ma anche per il settore agricolo. I pesticidi falsi e illegali possono danneggiare gli agricoltori e i loro mezzi di sostentamento e danneggiare il mantenimento delle colonie di api.

L’operazione Silver Axe, nel corso di questi anni, ha portato al sequestro complessivo di 4921 tonnellate di pesticidi illegali e contraffatti.

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Fonte: Europol

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