Un modo per distinguere l'olio di qualità italiano dalla commodity, una realtà pensata per tutelare un'eccellenza nostrana, l'olio extravergine d'oliva. Nasce la Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.
Nei giorni scorsi i è costituita la FIOI, che riunisce anche frantoi artigiani e piccole cooperative. Tante realtà impegnate ad assicurare l’autenticità del ciclo produttivo dell’olio, garantendone l’origine e la qualità. La Federazione è nata con lo scopo di raggruppare Le piccole e medie imprese artigianali impegnate nell’estrazione dell’olio extravergine da cultivar di olive italiane.
La nostra è una Federazione Indipendente – ha spiegato il presidente Paolo Di Gaetano dell’Azienda Agricola Fonte di Foiano di Castagneto Carducci – viene gestita dagli olivicoltori stessi, da aziende agricole che non hanno alcuna compartecipazione con il mondo dell’industria dell’olio e che, con la loro presenza e attività, preservano e tutelano i terreni agricoli garantendo personalmente l’attento monitoraggio di tutta la filiera.
Secondo la Federazione, infatti, l’olio artigianale deve distinguere da quello commodity, offerto sul mercato al prezzo più basso. Per questo è necessario dichiararne la diversità sulle etichette e sugli scaffali.
Le nostre azioni sono volte alla custodia delle cultivar italiane storiche, alla loro riscoperta e valorizzazione. Rispettiamo perciò le diverse culture olivicole estere, rifiutando però l’importazione di modelli agronomici o tecnologici, di varietà o ibridi che snaturino l’identità nazionale, ha aggiunto Pietro Intini, il secondo vice presidente.
Purtroppo, l’olio è uno dei prodotti simbolo più contraffatti, eppure l’Italia vanta numerose specie di olive che garantiscono olii di eccellente qualità. Ecco perché vanno tutelati, anche a vantaggio dei produttori attenti e onesti.
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Fonti di riferimento: Foodandtec
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