Via libera della Commissione europea all'acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Ma ad alcune condizioni. La fusione infatti dovrà essere subordinata a una serie di misure correttive, che riguarderanno semi, pesticidi e agricoltura
Via libera della Commissione europea all’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Ma ad alcune condizioni. La fusione infatti dovrà essere subordinata a una serie di misure correttive, che riguarderanno semi, pesticidi e agricoltura.
Stando a quanto riferito dalla commissaria Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, l’Europa si è assicurata che il numero di attori globali che competono attivamente su questi mercati rimanga lo stesso. Ciò dovrebbe far sì che il monopolio da parte di Bayer-Monsanto non metta a rischio la concorrenza e non garantisca agli agricoltori la possibilità di scegliere diverse varietà di semi e pesticidi a prezzi accessibili.
La decisione segue una revisione approfondita della proposta di acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. Monsanto è il più grande fornitore al mondo di sementi e genera la maggior parte delle sue vendite negli Stati Uniti e in America Latina. La Monsanto vende anche il glifosato, il pesticida più discusso e usato in tutto il mondo. Bayer è il secondo maggior fornitore di pesticidi a livello globale, con una forte diffusione in Europa. Ma non solo. È anche un grosso fornitore di semi a livello globale per un certo numero di colture.
Di fatto, il matrimonio tra Bayer e Monsanto darà vita al più grande player integrato globale di semi e pesticidi. Da qui le numerose preoccupazioni da parte di associazioni e cittadini, che hanno spinto l’Ue a porre delle condizioni.
Nell’ambito di un’indagine approfondita, la Commissione ha valutato oltre 2.000 diversi mercati di prodotti e ha esaminato 2,7 milioni di documenti interni. Ha concluso che la transazione avrebbe notevolmente ridotto la concorrenza sui prezzi e sull’innovazione in Europa e su scala mondiale. Ha inoltre espresso preoccupazioni sul fatto che avrebbe rafforzato la posizione dominante della Monsanto su determinati mercati. Ma secondo l’Europa, gli impegni presentati da Bayer risolverebbero del tutto i problemi di concorrenza:
“Essi eliminano tutte le sovrapposizioni esistenti tra le parti nei mercati dei semi e dei pesticidi, dove sono state sollevate preoccupazioni e riguardano l’organizzazione globale di ricerca e sviluppo di Bayer per i semi nonché le attività di ricerca per sviluppare un prodotto sfidante per il glifosato di Monsanto. Infine, Bayer si è impegnata a concedere una licenza a tutto il suo portafoglio prodotti per l’agricoltura digitale a livello globale per garantire la continua concorrenza su questo mercato emergente”.
Su tale base, la Commissione ha dato il proprio benestare alla fusione. Per ottenere l’ok dall’Ue, Bayer cederà anche parti di attività industriali relative a semi e tratti al concorrente Basf, altro gruppo chimico tedesco, compresa la divisione di ricerca e sviluppo finora impegnata a creare un prodotto concorrente al glifosato di Monsanto.
La questione glifosato
A dicembre l’Europa ha rinnovato per altri cinque anni le autorizzazioni all’utilizzo e alla vendita del discusso erbicida di Monsanto. Allora, era stato decisivo il voto della Germania. Adesso, a distanza di tre mesi, questa mossa ha facilitato il commercio di un prodotto che ora è di proprietà della tedesca Bayer.
…e il monopolio su pesticidi e semi
Assicura la commissaria Vestager che nonostante la fusione ci saranno ancora quattro players globali in semi e tratti.
“Bayer può fondersi con la Monsanto solo se BASF sostituirà Bayer come quarto player prendendo essenzialmente le attuali attività di semi e tratti di Bayer. Inoltre, le parti coinvolte nella fusione continueranno ad avere una forte concorrenza da parte di Dow/DuPont e Syngenta e di Limagrain e KWS.”
Adesso, l’ultimo step per la fusione sarà quello dell’approvazione da parte del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti.
Controllo delle sementi, monopolio delle multinazionali, maggiore e più semplice diffusione di pesticidi, sicurezza alimentare. Le preoccupazioni legate alla fusione sono tante, difficilmente le raccomandazioni dell’Ue e le condizioni poste potranno farci sentire davvero al sicuro.
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Francesca Mancuso