Il Messico dice stop al glifosato: ‘oltre la produttività, c’è la salute umana e quella dell’ambiente’

Il Messico vieterà totalmente l'uso del glifosato negli erbicidi nel 2024 per il suo impatto sulla salute umana e sull'ambiente

Il Messico vieterà totalmente l’uso del glifosato negli erbicidi nel 2024 per il suo impatto sulla salute umana e sull’ambiente

“Alla luce delle prove scientifiche della tossicità del glifosato, che dimostrano gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente, il Segretariato per l’ambiente e le risorse naturali (SEMARNAT) ha adottato importanti misure per ridurre gradualmente l’uso di questa sostanza chimica fino a raggiungere un divieto totale nel 2024”. È quanto annunciato da Adelita San Vicente Tello, direttore generale del settore primario e risorse naturali rinnovabili del SEMARNAT in un comunicato stampa sul sito del Governo messicano.

Dunque, mentre nell’Unione europea si continua a discutere sulla tossicità del diserbante più famoso al mondo e la Bayer ha accettato di pagare più di 10miliardi di dollari per risolvere 95mila controversie, il Messico inizia un processo di dismissione dell’uso del glifosato.

Adelita San Vicente Tello ha spiegato che la questione dei pesticidi ha provocato una grande lotta per diversi anni, e ora il Segretariato sta compiendo passi determinati verso la trasformazione del sistema agroalimentare del paese al fine di renderlo “Più sicuro, più sano e più rispettoso dell’ambiente”.

Tra le azioni già intraprese, ha ricordato che nel novembre dello scorso anno, in base al principio di precauzione per la prevenzione dei rischi ambientali, era stata bloccata l’importazione di mille tonnellate di glifosato.

Di questo pesticida ereditato dalla Bayer che ha acquisito la Monsanto, ne abbiamo parlato tante volte. Il glifosato viene accusato di causare il cancro. L’ultima condanna risale al 14 maggio 2019 con un risarcimento da 2,05 miliardi di dollari ad Alva e Alberta Pilliod perché era stato provato il legame tra tumore e l’utilizzo del glifosato per trent’anni. Nel marzo 2019, invece, Bayer aveva dovuto sborsare 80 milioni a Edwin Haderman, anche lui ammalatosi di cancro. Così come per Dewayne Johson, ex guardiano di un parco che aveva ottenuto 78,5 milioni in appello.
Ma in Messico, le cose vanno meglio e San Vicente Tello ha spiegato che, insieme al Consiglio Nazionale della Scienza e della Tecnologia, sta analizzando alternative all’uso degli erbicidi a base di glifosato per la produzione agricola su larga scala. Ma su una cosa non ammette repliche: “oltre la produttività, c’è la salute umana e ambientale”.

Fonte: Gobierno de Mexico

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