Una malattia fungina dei pipistrelli ha aumentato la mortalità infantile dell’8% (e c’entrano i pesticidi)

La sindrome del naso bianco che ha colpito i pipistrelli negli Stati Uniti ha portato ad un incremento dell’uso dei pesticidi con un aumento dell’8% della mortalità infantile

Un recente studio ha rivelato che una malattia fungina devastante che ha colpito i pipistrelli negli Stati Uniti ha avuto conseguenze inaspettate sulla salute umana, in particolare un aumento della mortalità infantile. La sindrome del naso bianco (WNS), causata dal fungo Pseudogymnoascus destructans, ha ridotto drasticamente le popolazioni di pipistrelli insettivori dal 2006 al 2017.

Questi animali svolgono un ruolo cruciale nel controllo naturale dei parassiti e la loro diminuzione ha costretto gli agricoltori a ricorrere a pesticidi per proteggere i raccolti. Lo studio, pubblicato su Science e condotto da Eyal Frank della Harris School of Public Policy dell’Università di Chicago, ha evidenziato come il calo dei pipistrelli abbia portato a un incremento dell’uso di pesticidi, con un conseguente aumento dell’8% nella mortalità infantile nelle aree più colpite.

Circa 1.334 decessi sono stati attribuiti a questa catena di eventi, dimostrando come la perdita di biodiversità possa influenzare negativamente la salute pubblica. L’impatto economico della WNS è stato significativo, con stime che indicano perdite agricole per un totale di circa 26,9 miliardi di dollari nelle contee interessate.

La malattia WNS porta i pipistrelli a svegliarsi prematuramente dal letargo

I pipistrelli insettivori, che possono mangiare oltre il 40% del loro peso corporeo in insetti ogni notte, erano una risorsa naturale essenziale per la gestione dei parassiti. La loro scomparsa ha costretto gli agricoltori a fare affidamento su prodotti chimici, che, pur rispettando le normative, possono comunque avere effetti dannosi sulla salute umana.

La malattia WNS, che si manifesta con la formazione di scaglie bianche intorno al naso dei pipistrelli, porta questi animali a svegliarsi prematuramente dal letargo, rendendo difficile la loro sopravvivenza in condizioni di freddo e scarsità di cibo. La mortalità media tra i pipistrelli colpiti può superare il 70% e la malattia si è diffusa rapidamente in molte specie, con il rischio di estinzioni locali.

Eyal Frank ha anche confrontato la situazione con il declino delle popolazioni di avvoltoi in India, che ha portato a un aumento della mortalità umana a causa della diffusione di malattie. I risultati dello studio sul declino dei pipistrelli e il suo impatto sulla salute pubblica dimostrano l’importanza di preservare la biodiversità per garantire il benessere umano nonché l’enorme impatto dell’uso dei pesticidi sulla nostra salute.

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Fonte: Science

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