I limoni della Costiera Amalfitana e di Sorrento minacciati da un fungo: “potrebbero scomparire in 5/6 anni”

Un fungo altamente contagioso sta minacciando i limoni sorrentini e della Costiera: trasportato dalle spore, provoca disseccamento progressivo

La Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina stanno affrontando una crisi significativa che potrebbe mettere a repentaglio una delle loro principali risorse agricole: i limoni. Recentemente, un fungo altamente contagioso ha iniziato a colpire massivamente le coltivazioni di limoni, causando gravi danni e preoccupazioni per il futuro del settore.

Il fungo responsabile dell’infezione è il Plenodomus tracheiphilus, noto da tempo nel bacino del Mediterraneo per la sua capacità di provocare il “mal secco” delle piante. Questo patogeno si diffonde tramite le spore, trasportate dal vento e dalle piogge, e penetra le piante attraverso lesioni nei germogli, spesso causate da condizioni meteorologiche avverse o dalla potatura.

Le piante infette mostrano sintomi di disseccamento progressivo: le foglie iniziano a ingiallire e cadono, mentre i rami e il tronco acquisiscono colorazioni insolite e sviluppano macchie nere. Le temperature tra i 18 e i 25 gradi Celsius favoriscono la proliferazione del fungo, accelerando il processo di decadimento delle piante.

Come si sta contrastando l’emergenza

Secondo le valutazioni condotte da Coldiretti di Salerno, circa un terzo delle coltivazioni di limoni, inclusi i rinomati limoni di Sorrento e Costa d’Amalfi, è stato compromesso. Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara e presidente della conferenza dei sindaci della Costiera Amalfitana, ha espresso preoccupazione per il futuro delle coltivazioni, avvertendo che a questo ritmo le piante potrebbero scomparire completamente in 5 o 6 anni.

La situazione è particolarmente critica poiché la produzione di limoni è strettamente legata all’economia e alla cultura della regione. I limoni non solo rappresentano un’importante risorsa economica attraverso la vendita e la produzione di prodotti come il limoncello, ma sono anche simboli culturali che adornano spazi pubblici e privati.

Per contrastare l’epidemia, sono stati adottati diversi metodi preventivi, tra cui l’uso di prodotti a base di rame per sanificare le ferite delle piante e l’installazione di reti antigrandine. Tuttavia, la lotta contro il fungo è complessa e richiede un impegno collettivo.

È stata inoltre convocata una riunione urgente con tutti i sindaci, la Regione Campania e il consorzio di tutela del limone Costa d’Amalfi per discutere le misure da adottare. Le associazioni di agricoltori hanno già richiesto un sostegno economico alla Regione, preoccupate per le gravi implicazioni economiche e ambientali della diffusione del fungo. La protezione di questa preziosa risorsa agricola è fondamentale per preservare non solo l’economia locale, ma anche l’identità culturale e il paesaggio unico della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina.

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