Nelle scorse settimane la città di Cincinnati (Ohio) è stata letteralmente invasa da milioni di cicale che sbucano dal terreno
Nelle scorse settimane la città di Cincinnati (Ohio) è stata letteralmente invasa da milioni di cicale che sbucano dal terreno. Si tratta di un fenomeno raro, che avviene solo ogni 17 anni (l’ultima volta era stato nel 2004).
L’arrivo di questi animali è un evento raro, che avviene ogni 17 anni. Non si tratta però di una migrazione, quanto piuttosto di una ‘nascita’: infatti le larve di questa specie di cicale, dopo aver atteso nel terreno per 17 lunghi anni, escono fuori tutte insieme per riprodursi e morire nel giro di qualche settimana – la loro vita è brevissima, soprattutto se messa in relazione con la loro permanenza nel bozzolo.
Rispetto alle normali cicale che migrano ogni anno e che hanno una densità di due per metro quadrato, queste particolari cicale hanno una densità cento volte maggiore: arrivano in quantità massicce per sorprendere e travolgere i loro predatori – in pratica, anche se oggetto di predazione, la loro specie sopravvive comunque per l’elevatissimo numero di individui. Molti di questi piccoli animali sono già morti e i restanti moriranno nelle prossime due settimane, ma nel farlo hanno offerto un altro prezioso regalo agli abitanti della zona: le loro carcasse infatti, ricche di elementi nutritivi importantissimi per alberi e piante, fungeranno da fertilizzante naturale e aiuteranno a nutrire (in modo naturale) la vegetazione presente nell’area.
Tutti i nutrienti presenti nelle migliaia di cicale che abbiamo visto nei giorni scorsi finiranno nel suolo – spiega il professor Gene Kritsky della Mount St. Joseph University. – Questo è un bene soprattutto per quegli alberi che hanno raggruppato alle loro radici montagne di carcasse.
Purtroppo però, le carcasse di cicala non si decompongono facilmente: è necessario del tempo affinché il processo di decomposizione si concluda e spesso le carcasse emanano un cattivo odore.
Il loro ruolo nell’ecosistema è importantissimo. Mentre si riproducono, infatti, le cicale creano delle condizioni positive anche per l’ambiente che le circonda: depositando le uova nel terreno, creano dei buchi che permettono l’areazione; forniscono grandi quantità di cibo per i predatori, soprattutto per i ragni; le loro carcasse in decomposizione rappresentano un concime ‘naturale’ per alberi e piante. La loro presenza non causa nessun tipo di problema all’ecosistema, ma c’è da dire che possono essere piuttosto rumorose con il loro cicalio durante il giorno, specie in aree dove ci sono molti alberi. Cinque giorni dopo la loro comparsa, infatti, iniziano a ‘cantare’ per attrarre un compagno e riprodursi.
Dopo l’accoppiamento, le femmine di cicala lasciano le loro uova fra i rami degli alberi e presto, quando l’autunno spingerà le foglie a cadere, le larve si schiuderanno e cadranno nel suolo. Per la fine di luglio le uova si schiuderanno, le larve cadranno dai rami degli alberi e si rifugeranno nel terreno – per il periodo di Capodanno, le cicale saranno 25-30 centimetri sotto il livello del terreno, e attendono con pazienza che trascorrano 17 anni prima di venire fuori.
Fonte: EU Cincinnati
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