L’apocalisse delle banane è sempre più vicina (a causa di un fungo)

La fine delle banane Cavendish, la varietà più diffusa al mondo, è imminente a causa del fungo Fusarium TR4. I biologi dell'Università del Massachusetts Amherst hanno però scoperto meccanismi molecolari che potrebbero salvare questo frutto

Da tempo ormai desta grande preoccupazione la situazione delle banane della varietà Cavendish, minacciate da un patogeno fungino che rischia di decimare una delle colture più importanti a livello globale. C’è ora però un nuovo studio, pubblicato su Nature Microbiology, che dà nuova speranza per la sopravvivenza di questo frutto tanto amato.

Abbiamo già parlato della malattia Fusarium wilt of banana (FWB), causata dal Fusarium oxysporum f.sp. cubense (Foc) tropical race 4 (TR4) che preoccupa particolarmente in quanto sta mettendo a rischio le coltivazioni di banane. La diffusione del TR4 è iniziata negli anni ’90, partendo dal Sud-Est asiatico e raggiungendo l’Africa e l’America Centrale, mettendo a repentaglio le principali aree di coltivazione della banana Cavendish.

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banana fusarium malattia

@Nature Microbiology

La buona notizia che arriva dalla nuova ricerca, condotta da un team internazionale di ricercatori guidati dall’Università del Massachusetts Amherst, è che finalmente si è riusciti ad identificare i meccanismi molecolari che rendono il ceppo TR4 così virulento rispetto ai suoi predecessori.

Più nello specifico, gli studiosi hanno scoperto che il genoma di TR4 contiene geni accessori legati alla produzione di ossido nitrico, una molecola che sembra essere cruciale per la capacità del fungo di attaccare e distruggere le piante di banana Cavendish.

I ricercatori hanno sequenziato e confrontato 36 ceppi di Foc da tutto il mondo, identificando che il TR4 non è una semplice evoluzione del precedente fungo che ha distrutto le piantagioni di banane negli anni ’50 (la varietà Gros Michel, oggi scomparsa) e che la sua virulenza è causata da alcuni geni accessori associati alla produzione di ossido nitrico.

Questa scoperta potrebbe essere fondamentale per sviluppare nuove strategie di controllo della malattia. Eliminando due dei geni che regolano la produzione di ossido nitrico, gli scienziati hanno osservato una significativa riduzione della virulenza del TR4. Questo apre la strada a interventi mirati che potrebbero rallentare, se non fermare, la diffusione del fungo.

Ma nonostante le nuove prospettive, gli esperti sottolineano l’importanza di un altro aspetto, la diversità nelle colture agricole:

La monocoltura rende le piante estremamente vulnerabili ai patogeni. È fondamentale considerare l’introduzione di altre varietà di banane, anche se meno conosciute, per garantire la sopravvivenza di questa coltura.

Con ulteriori ricerche e strategie di coltivazione più diversificate, la banana più diffusa al mondo potrebbe dunque riuscire a resistere a quella che è stata definita dagli stessi studiosi la sua apocalisse.

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Fonte:  Nature Microbiology

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