La gigantesca banca dei semi dell’Ucraina rischia di essere distrutta: riesci a immaginare che conseguenze avrebbe sull’umanità?

Distruggere la banca dei semi significa distruggere la biodiversità vegetale e le nostre possibilità per il futuro di continuare a produrre cibo per sfamare la popolazione mondiale

La guerra in Ucraina ha tante conseguenze sul mondo come lo conosciamo oggi – e come lo vedremo in futuro. Oltre alla distruzione di scuole, ospedali, edifici residenziali, industrie, monumenti di importanza storica ed artistica, c’è un altro luogo attualmente minacciato di morte dalle bombe, la cui importanza è vitale per la sopravvivenza delle specie vegetali nel prossimo futuro.

È la banca dei semi che ha sede a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, e che conserva il codice genetico di quasi 2.000 piante e specie vegetali. Ricordiamo che nelle prime fasi della guerra la città è stata oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze di Mosca.

L’allarme è stato lanciato da Crop Trust, organizzazione senza scopo di lucro creata dalle Nazioni Unite per monitorare a livello globale lo stato delle colture e delle specie vegetali. Non è ancora chiara l’entità del danno – si sa solo che la struttura è stata colpita dalle bombe russe.

L’importanza delle banche dei semi è innegabile: nel prossimo futuro sarà fondamentale per la nostra sopravvivenza sul Pianeta trovare nuove soluzioni per produrre cibo sufficiente a sfamare una popolazione mondiale sempre più numerosa in condizioni climatiche sempre più estreme e inospitali.

Le banche dei semi sono una sorta di assicurazione sulla vita per l’umanità – ha spiegato Stefan Schmitz, direttore esecutivo di Crop Trust, in un’intervista a Reuters. – Forniscono le materie prime per la riproduzione di nuove varietà vegetali resistenti a siccità, nuovi parassiti, nuove malattie e temperature più elevate. Sarebbe una tragica perdita se la banca dei semi dell’Ucraina venisse distrutta.

Avere a disposizione un campionario dei semi e delle piante di tutto il mondo può aiutare in questa missione, aprendo nuove possibilità per la creazione di colture più resilienti, che sappiano resistere a temperature sempre più elevate, alla siccità, all’attacco di insetti e parassiti.

Purtroppo però, i semi stoccati in Ucraina, se effettivamente danneggiati come si teme, sono irrimediabilmente persi: non esiste infatti una copia di quei semi in un altro luogo da cui poter poi recuperare il materiale perduto. Si pensi che solo il 4% dei semi conservati nella banca di Kharkiv, la decima più grande al mondo, hanno una copia in qualche altra banca.

Il recente conflitto in Siria ha creato un precedente sull’importanza di creare delle copie dei semi utilizzando Svalbard Global Seed Vault (Norvegia), la struttura di backup o duplicazione dei semi più grande e importante del mondo.

Dopo la distruzione di una importante banca dei semi locata nei pressi di Aleppo, in Siria, è stato proprio lo Svalbard Global Seed Vault a inviare ai ricercatori locali campioni sostitutivi dei semi di grano orzo e delle erbe tipiche della regione desertica.

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Fonte: Reuters

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