I 3 documentari su agroecologia, ambiente e diritti da non perdere al Festival delle Terra di Roma

Dal 15 al 18 maggio il Centro Internazionale Crocevia lancia una nuova edizione del Festival delle Terre, la rassegna del documentario indipendente su agroecologia, ambiente e diritti. Abbiamo scelto i 3 docufilm più significativi, ma non perdetevi tutto il resto

Torna a Roma il Festival delle Terre, la rassegna del documentario indipendente su agroecologia, ambiente e diritti, organizzato dal Centro Internazionale Crocevia con il sostegno di Unione Buddhista Italiana.

Ben 18 documentari che affrontano temi come la giustizia climatica e l’agricoltura industriale, ma anche quelli dei diritti umani e più in generale dell’ecologia, tra presentazioni di libri, dibattiti con autrici e autori e riunioni aperte di attivisti ambientali.

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I lavori presentati al Festival arrivano dai 5 continenti – spiega Danilo Licciardello, direttore artistico e socio di Crocevia. Accanto a film selezionati dai migliori festival internazionali, proponiamo lavori di piccole produzioni indipendenti.

Il cinema, come forma d’arte visiva e narrativa, è uno strumento potente per raccontare l’interdipendenza alla base delle relazioni ecologiche – dichiara Silvia Francescon, responsabile dell’Agenda Ecologia di UBI. Spesso è grazie all’arte cinematografica che veniamo mossi nel profondo e portati all’azione.

Festival delle Terre

Festival delle Terre

Anteprime italiane e i 3 documentari premiati da non perdere

L’edizione 2024 vede, tra i titoli più interessanti, due anteprime italiane:

  1. Seeds Stories”, in programmazione sabato 18 maggio alle 18. Realizzato dalle registe indiane Chitrangada Choudhury e Aniket Aga, si ambienta in un villaggio sulle montagne dell’India orientale e racconta dell’eroico sforzo che l’ecologo Dr. Debal Deb e il suo team stanno portando avanti: conservare in situ oltre 1000 varietà di riso cimelio in via di estinzione, grazie a quello che è il più grande progetto al mondo del suo genere.
  2. Dall’Ecuador arriva invece la seconda anteprima del Festival, un documentario intitolato “Spegnete i mecheros, accendete la vita”, sulla lotta e l’ingiustizia che si protrae in Ecuador da più di cinquant’anni, per sensibilizzare sulla fragilità, la dualità e il privilegio che il sistema energetico dominante nel mondo promuove.
  3. Capace di collezionare una trentina di premi in soli due anni, “The Illusion of Abudance” è un altro documentario di particolare interesse proposto dal Festival delle Terre 2024. Con immagini spettacolari e con la partecipazione, tra le altre, della figlia dell’indimenticata Berta Caceres, il film è un omaggio sentito a tutti coloro che agiscono in prima persona per promuovere la giustizia sociale e salvaguardare i territori e i diritti delle comunità che li abitano.

Completano il quadro numerose produzioni di alta qualità, come “Breaking Social”, un’indagine sull’accaparramento delle risorse naturali. Il documentario travalica il mero cinismo o le derive pessimiste, raccontando anche come la rabbia e la frustrazione, dinanzi a un’evidente ingiustizia, possano essere incanalate per realizzare un vero cambiamento e cercare costruire una società autenticamente migliore.

Il programma

Il Festival si svolgerà nelle prime due giornate nelle due sale dell’Archivio-Mediateca delle Terre di Crocevia, presso la Casa del Parco delle Energie di via Prenestina, mentre venerdì 17 maggio si sposterà al Nuovo Cinema Aquila. Tutte le proiezioni organizzate presso la Casa del Parco sono a ingresso gratuito; quelle ospitate dal Nuovo Cinema Aquila prevedono un ingresso a 5 euro. Il 18 maggio si terrà infine una giornata, realizzata indipendentemente da Crocevia, con 4 proiezioni e 3 incontri tematici ancora presso la Casa del Parco delle Energie.

Accanto alle proiezioni, il programma del festival prevede anche incontri tematici e dialoghi con le autrici e gli autori.

Il 15 maggio, giornata di apertura, alle 17:15 è prevista la presentazione de fumetto “Fuori dal buio”, realizzato a sostegno dei braccianti della piana di Gioia Tauro. Parteciperanno l’autore Francesco Piobbichi e Francesca De Stefano, del Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione. Alle 18:15, invece, avrà luogo la presentazione dell’Archivio-Mediateca delle Terre, con Cristina Saggioro e Manuela Costa (Memoria s.r.l. – servizi archivistici). In serata anche un incontro con Luca Pistone, autore di “Serre. La fascia trasformata ragusana” (h 20:15), che dialogherà con Stefano De Angelis, presidente di Crocevia.

Il 16 maggio alle 18:15 Aisha Ruggeri, dell’Agenda Ecologia di Unione Buddhista Italiana presenta 3 corti a cura di Patagonia Film (“Estado Salmonero”, “L’arte dell’attivismo” e “Vanishing Lines”), mentre il 17 maggio alle 18:00, presso il Nuovo Cinema Aquila, si tiene l’incontro “Produzione di cibo intensiva: ne abbiamo davvero bisogno?”, con Antonio Onorati, membro di Associazione Rurale Italiana / Coordinamento Europeo Via Campesina, Mauro Conti, socio del Centro Internazionale Crocevia. Modera Stefano Mori, coordinatore di Crocevia. Nella stessa giornata, ci collegheremo con Pablo Ambrosi, coautore di “Food For Profit” insieme a Giulia Innocenzi. Incontreremo anche Francesco De Augustinis, regista di “Until the End of the World”, inchiesta sugli allevamenti intensivi di pesce.

Il Festival proseguirà in estate con altre 6 edizioni in programma in Calabria (a Rende, in collaborazione con l’Università della Calabria), Puglia (a Francavilla Fontana, grazie alla Comune Urupia), in Abruzzo (nel comune di Aielli in collaborazione con Libert’Aria), in Campania (Napoli, sala Assoli) e in Sicilia (Messina e Ragusa).

L’elenco dei documentari è QUI.

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