Roundup di Monsanto: esiste una correlazione anche con i batteri super resistenti?

L’erbicida Roundup di Monsanto è correlato allo sviluppo dei batteri super resistenti? Monsanto ha citato in giudizio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e l’International Agency for Cancer Research (Iacr) per aver inserito il glifosato tra le possibili sostanze cancerogene per l’uomo citate in uno studio pubblicato il 20 marzo 2015 su The Lancet Oncology. Lo rende noto l’Associazione Argentina dei Giornalisti Ambientali attraverso il blog Ecos De Romang.

L’erbicida Roundup di Monsanto è correlato allo sviluppo dei batteri super resistenti? Come ricorderete Monsanto nei giorni scorsi ha citato in giudizio l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e l’International Agency for Cancer Research (Iacr) per aver inserito il glifosato tra le possibili sostanze cancerogene per l’uomo elencate in uno studio pubblicato su The Lancet Oncology.

Ma la multinazionale e, soprattutto, l’erbicida contenente glifosfato sono di nuovo sotto accusa per un nuovo studio che metterebbe in correlazione il roundup con lo sviluppo di batteri super resistenti agli antibiotici.

Lo rende noto l’Associazione Argentina dei Giornalisti Ambientali che diff

Il nuovo studio sul glifosato è stato pubblicato lo scorso 24 marzo dall’American Society for Microbiology sulla rivista scientifica mBio Magazine e mette in correlazione il glifosato – ed altri due erbicidi ampiamente utilizzati in agricoltura – allo sviluppo di batteri super resistenti.

Questo studio ha dimostrato che l’esposizione agli erbicidi presi in considerazione nelle loro forme commerciali sono in grado di modificare il modo in cui i batteri rispondono ad una serie di antibiotici di uso comune.

L’autore principale dello studio è il professor Jack Heinemann, esperto di genetica presso l’Università di Canterbury, in Nuova Zelanda, il quale ha individuato un meccanismo di difesa legato all’impiego di erbicidi che potrebbe portare i batteri a sviluppare una super resistenza agli antibiotici.

Gli esperti hanno valutato gli effetti in tal senso rispetto a 3 erbicidi:

1) Glifosato: sostanza alla base dell’erbicida Roundup di Monsanto, che viene utilizzata per circa il 94% della soia e per l’89% del mais coltivati negli Stati Uniti.

2) 2,4-D: è al terzo posto tra gli erbicidi più popolari negli Stati Uniti.

3) Dicamba: è al quinto posto tra gli erbicidi più utilizzati in tutto il mondo.

Alcuni degli erbicidi più diffusi nel mondo potrebbero avere un ruolo nello sviluppo di batteri super resistenti agli antibiotici? Saranno necessari ulteriori studi di approfondimento in tal senso, nella speranza che Monsanto non sfrutti il proprio potere per ostacolare la ricerca scientifica. Proprio negli ultimi giorni dal Regno Unito è giunto un nuovo allarme relativo alla diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici e alle possibili conseguenze mortali per la popolazione.

Oltre a diffondere il consiglio di impiegare gli antibiotici nel campo della salute solo quando risulta davvero necessario, gli esperti dovrebbero prendere in considerazione l’ipotesi che lo sviluppo dei batteri super resistenti possa essere collegato all’uso di erbicidi in agricoltura, oltre che, come già notato in precedenza, all’impiego massiccio di antibiotici negli allevamenti intensivi.

LEGGI anche: Glifosato: chiediamo il divieto immediato dell’erbicida Monsanto giudicato cancerogeno dalla IACR

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